Roma diventa più vicina Due nuovi treni diretti
Pronto l’accordo tra la Provincia e Trenitalia: una corsa di primo mattino e una di rientro la sera. E potrebbe restare il collegamento con Milano nato per l’Expo
TRENTO. Andare da Trento a Roma diventa più facile. Chi lavora o viaggia sulla rotta tra il Trentino e la capitale, a breve avrà a disposizione due corse dirette in più, una al mattino presto in direzione Roma e una la sera tardi di rientro a Trento. Un collegamento veloce che consente di spostarsi in 4 ore senza cambi.
L’accordo tra la Provincia e Trenitalia dovrebbe essere concluso nei prossimi giorni. L’assessore ai trasporti Mauro Gilmozzi mantiene una certa cautela vista la delicatezza delle decisioni che coinvolgono le ferrovie, ma ammette che «è stato fatto un grande lavoro e abbiamo la speranza concreta che si possa fare». «L’obiettivo - spiega - è aumentare il servizio da e per Roma dando più respiro a chi si muove in giornata perché lavora e ha rapporti quotidiani con la capitale».
Oggi le corse durante i giorni feriali sono sei, tre in direzione Roma (con partenza da Trento alle 7.43, alle 15.43 e alle 17.43) e tre in direzione Trento (partenza alle 8.15, 10.15 e 16.15). Le due corse che si aggiungeranno alle sei attualmente in vigore saranno una di primo mattino e l’altra alla sera, in modo da dare un altro paio di ore di tempo, rispetto a oggi, a chi da Roma risale a Trento e oggi ha l’ultimo treno diretto alle 16.15.
La politica di Trenitalia sulle tratte considerate meno redditizie come quella da Trento a Verona sembra aver imboccato una strada diversa dopo il braccio di ferro degli ultimi anni, in particolare sui treni interregionali tra Bolzano e Bologna. «Li abbiamo convinti un po’ con i numeri dei passeggeri, ma anche per il fatto che la linea non è solo Trento, da Verona in giù il treno raccoglie molti altri utenti. E poi se il futuro è il treno, non possiamo essere tagliati fuori dagli accessi alle principali città come Roma e Milano».
Milano, appunto. Dal 1° maggio è partito il collegamento diretto istituito per portare i visitatori all’Esposizione universale. Partenza da Trento alle 7.05, arrivo nel capoluogo lombardo in meno di tre ore, senza dover cambiare, e rientro in serata con ripartenza alle 17.30.
Un treno pensato per i mesi dell’Expo, appunto, ma la Provincia fin da subito ha coltivato la speranza che, in forza dei numeri dei passeggeri, la tratta potesse diventare strutturale. «Stiamo attendendo una risposta dalle Ferrovie», conferma l’assessore Gilmozzi, ma anche in questo caso in Provincia c’è fiducia che la risposta possa essere positiva. Expo ha naturalmente rappresentato un traino fomidabile per la tratta (tanto che per gli ultimi weekend i treni verranno raddoppiati), con numeri diversi da una situazione normale ma comunque incoraggianti.
A breve infine sono attesi i primi dei sei nuovi treni che la Provincia ha deciso di acquistare e che entro il 2017 garantiranno che più del 70% delle corse tra Trento e Verona avverranno con nuovi convogli. «Si aggiungono ai nostri treni regionali e miglioreranno la qualità della rete e il comfort per i passeggeri», spiega Gilmozzi.
Il rinnovo per i prossimi 9 anni del contratto di servizio con Trenitalia (21,5 milioni di spesa all'anno) garantirà di recuperare risorse per il trasporto locale e per un investimento da anni atteso a Trento: le barriere antirumore lungo la ferrovia nel tratto del centro storico: costo 6 milioni, avvio dei lavori nel 2017.
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