Roma dà il via libera alla «Nuova Valsugana»
La commissione nazionale «Via» approva la strada a pedaggio a quattro corsie che da Castelfranco Veneto arriverà a Cismon del Grappa alle porte dal Trentino
VALSUGANA. Project financing Nuova Valsugana, via libera con riserve. La commissione nazionale “Via” nei giorni scorsi ha, infatti, dato l’assenso al progetto della superstrada a pedaggio a 4 corsie che da Castelfranco Veneto arriverà a Cismon del Grappa, alle porte del Trentino. Una decisione che, però, è accompagnata da una trentina di prescrizioni. La commissione infatti vuole rassicurazioni e chiede specifici approfondimenti su alcune questioni: inquinamento dell'aria, carsismo, impatto con flora e fauna, inquinamento acustico, piani di circolazione dei mezzi d'opera in fase di cantiere, ma anche interventi di mitigazione, ripristino e compensazione. L'ultimo aggiornamento su quest'arteria, che influirà ovviamente sulla viabilità trentina, era la richiesta di integrazioni arrivata alla Regione Veneto lo scorso 30 luglio nella quale si chiedevano approfondimenti sulla parte di tracciato in galleria e ciò vista la particolare conformazione carsica del massiccio del Grappa.
Si arriva quindi ai giorni scorsi, con la commissione Via speciale di Roma che ha dato parere positivo al progetto preliminare "Itinerario della Valsugana Valbrenta - Bassano" e trasmesso l'esito al ministero delle infrastrutture e trasporti. Un passaggio importante questo, vincolato da 29 paletti che condizioneranno il progetto sia nelle fasi di cantierizzazione che in quelle successive.
La superstrada a pedaggio è un opera che in questi anni ha riscontrato la forte opposizione di molti cittadini veneti, riuniti in diversi comitati. In particolare il "Comitato Valsugana a Romano", nei mesi scorsi aveva inoltrato una lunga memoria al Ministero dell'ambiente affinché esprima parere negativo al progetto, sottolineando come sia in contrasto con la pianificazione regionale della viabilità, che individua nel completamento della A31 "Valdastico”, il potenziamento dell'autostrada del Brennero e la direttrice verso Tarvisio i collegamenti strategici con il Nord Europa mentre per la Valsugana prevede il potenziamento della ferrovia. «E' un moncone che non può attirare nuovo traffico sulla direttrice Padova - Trento e sposterebbe l’eventuale intasamento di traffico a nord, dal Veneto al Trentino», scrivevano da Romano d'Ezzelino, ricordando che tra le giustificazioni del progetto c'è la previsione di un potenziamento della Statale 47 anche nel tratto Primolano -Trento, garantendo una velocità di 90 km/h. «Ma Comuni e Provincia trentini sono contrari alla Nuova Valsugana e non raddoppieranno i tratti a due corsie», aggiungono.
E se la Nuova Valsugana fa un passo avanti verso la sua approvazione, dall'altra stanno proseguendo i lavori della Pedemontana veneta, superstrada a pedaggio che collegherà Montecchio Maggiore (Vicenza) a Spresiano (Treviso), passando per il distretto industriale di Thiene-Schio, per Bassano e a nord di Treviso, connettendosi a 3 autostrade (da ovest: A4, A31 e A27). «Entro 4 anni sarà realizzata ed aperta al traffico», aveva dichiarato non più tardi dello scorso dicembre il governatore Luca Zaia. Un’arteria che interessa ovviamente anche Trento visto che all'incirca a metà percorso, all'altezza di Bassano Est-Rosà, è prevista la realizzazione del casello della superstrada e l'intersezione con la Statale 47 della Valsugana su cui si scaricherà il traffico in entrata e uscita. Proprio in quello svincolo dunque ci sarà dunque l'intersezione tra Pedemontana e Nuova Valsugana.
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