Riva, serata sull’antifascismo, l’Anpi invita Carlo Pedergnana
Dopo la bufera per la foto con il saluto fascista, l’esponente del Patt ha accetto di intervenire. Pfleger, presidente dell’associazione partigiani Alto Garda: «L’ho invitato io, non gli faremo sconti»
RIVA. Titolo: «Democrazia - Autonomia e fascismo, convivenza impossibile. L'infiltrazione del pensiero fascista nella vita e nella politica italiana». Organizzatore: Associazione partigiani. Ospite e relatore: Carlo Pedergnana.
In un primo momento, vista la vicinanza del primo aprile, qualcuno ha pensato ad uno scherzo. Non è così. Per l’incontro organizzato dall’Anpi Alto Garde e Ledro “Luciano Baroni”, in programma giovedì 31 marzo alle ore 20.30 nella sede di via Segantini a Riva, ci sarà anche Carlo Pedergnana, l’esponente del Patt (per poche ore ne è stato presidente provinciale) e vice presidente della Comunità di valle travolto nei giorni scorsi dalle polemiche scoppiate per le immagini che lo ritraevano in situazioni di palese vicinanza al fascismo. Pedergnana interverrà a margine dell’intervento di Tomaso Baldo, redattore del blog Avanguardie della storia, chiamato a parlare su "Il lato oscuro della nostra modernità, il fascismo ieri e oggi".
Quella dell’Anpi, spiega Gianantonio Pfleger, presidente della sezione dell’Alto Garda e Ledro, vuole essere una provocazione positiva: «Ho chiamato io Pedergnana e gli ho detto che non gli faremo sconti». Pfleger non nasconde che si aspetta da Pedergnana una presa di distanza “senza se e senza ma” dal fascismo.
L’esponente del Patt ha incassato proprio da alcuni ambienti della sinistra “dura e pura”, se non solidarietà, parole di vicinanza: «Nella vicenda di Carlo Pedergnana - commenta Pfleger – c’è qualcuno che si è improvvisamente scoperto antifascista. Vorremmo sapere però dove sono queste persone, e tra questi alcuni consiglieri della Comunità di valle, negli altri 364 giorni all’anno». Un modo delicato, quello di Pfleger, per dire che gli attacchi a Pedergnana erano strumentali e finalizzati a decapitarlo politicamente e non suggeriti da un sincero sentire antifascista.
Pedergnana non nasconde che l’invito gli ha fatto piacere: «So che non sarà una cena conviviale, ma non mi troverò a disagio: nell’Anpi ho diversi amici, e in tempi non sospetti ho patrocinato eventi organizzati da una realtà come l’Arci. Parteciperò volentieri anche perché loro vogliono parlarmi senza fini strumentali».
«Non nascondo il mio passato politico (Pedergnana è stato a lungo militante in An) ma non ho mai partecipato a manifestazione neonaziste o neofasciste, come qualcuno ha voluto far credere. Le foto divulgate- prosegue il vice presidente di Comunità - sono state scattate durante serate private in un clima carnevalesco. A quelle serate c’era anche un’altra persona, - conclude Carlo Pedergnana - che oggi occupa una posizioni importante e sa quale era lo spirito di quegli incontri». Il nome? Non lo vuole fare.