Riva, cento firme contro il Lochness

Residenti esasperati, l'amministrazione convoca le forze dell'ordine



RIVA. La convivenza tra locali notturni e residenti è sempre difficile. Il Lochness di Riva non fa eccezione, tant'è che in municipio ci sono due lettere di protesta, firmate da un centinaio di cittadini, che attendono risposte appropriate dall'amministrazione comunale. La quale, per ora, ha chiamato a raccolta le forze di polizia per concordare «le modalità di un intervento coordinato finalizzato a migliorare la sicurezza urbana».

Nella breve nota stampa diffusa dal Comune non si fanno nomi, ma a Riva lo sanno tutti che il problema numero uno, quando si parla di "casini notturni", è il Lochness. O meglio la sua clientela, che viene da tutta la provincia ed è giovane, chiassosa e cafona, soprattutto quando ha fatto il pieno di birra e superalcolici. I tormenti dei residenti da gravi diventano acuti quando il locale chiude (alle 3) e i ragazzi sciamano sul marciapiede e verso i Giardini Verdi, dove rimangono fino alle quattro, le cinque, d'estate anche di più. I meno ubriachi parlano a voce alta, quelli pieni fino all'orlo urlano.

Tutti poi continuano a bere e lasciano bottiglie ovunque intorno, spesso in frantumi. Ci sono anche gli "sportivi" che con lo skateboard saltano avanti e indietro, su e giù dal marciapiede.  Qualcuno ha avuto il coraggio di sporgersi dalla finestra per provare a zittirli, ma ha ottenuto solo di ritrovarsi con l'auto graffiata o con i vetri fracassati. Non servono a molto neanche i moniti del gestore del Lochness, che all'ingresso ha appeso un vistoso messaggio in cui invita i suoi avventori a divertirsi rispettando «il sacrosanto diritto al riposo» dei residenti.

D'altro canto le proteste nuociono a lui più che a chiunque altro, perché mettono in moto le forze dell'ordine e i controlli amministrativi. Solo negli ultimi due mesi gli è stata contestata una ventina di sanzioni: per aver tenuto aperto fuori orario, per aver servito bevande alcoliche a minori, per rumorosità oltre la norma, per non aver esposto le tabelle, per aver utilizzato una parte dell'immobile senza l'autorizzazione...  I residenti, dicevamo, chiedono al Comune un'azione decisa e intanto, quando non riescono a chiudere occhio per colpa degli schiamazzi notturni, continuano a chiamare carabinieri e polizia. L'intervento delle pattuglie però è tanto efficace quanto di breve durata: appena se ne vanno la baraonda riprende esattamente come prima.













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