Riva: bobinatrici nei capannoni ex-Atlas

Lecta valuta l'apertura d'un reparto per l'allestimento di carte speciali



RIVA. Cartiere del Garda potrebbe nei prossimi mesi aggiungere allo stabilimento principale un altro piccolo reparto utilizzando parte dei capannoni ex Atlas ad oriente di via Padova. La conferma della voce che circolava anche negli ambienti sindacali viene dall'ingegner Lo Presti, direttore industriale generale del complesso rivano. Com'è noto Cartiere del Garda fa parte del gruppo Lecta, leader in Europa per le carte patinate senza legno, che controlla sette stabilimenti in Spagna, uno in Francia ed uno in Italia. In uno degli stabilimenti di Barcellona, il gruppo produce anche carte speciali: autoadesive, metalizzate, autocopiative, termiche. Il mercato di questi prodotti, destinati soprattutto alla Germania ed ai paesi dell'Est, richiede che le forniture seguano ad intervalli brevissimi gli ordini, spesso anche nelle ventiquattro ore. Per riuscire a soddisfare questo tipo di clientela, per Lecta diventa quindi importante accorciare al massimo i tempi della consegna, riducendo le distanze fra produzione e consumatori. I vertici del gruppo stanno quindi valutando quale sia la più conveniente fra le due opzioni che si offrono: o sfruttare la favorevole collocazione geografica di Cartiere del Garda, andando ad occupare l'area utilizzata solo parzialmente dell'ex Atlas, oppure cercare un capannone nel veronese, o comunque lungo le grandi vie di comunicazione dell'asta dell'Adige. L'handicap della soluzione rivana infatti è rappresentato dal collegamento fra la Busa e l'autostrada, che versa nelle condizioni che tutti conoscono. La decisione sulla locazione più vantaggiosa è attesa nel giro di alcune settimane: successivamente ci vorranno dai 13 ai 15 mesi per l'allestimento e l'avviamento del nuovo reparto. La produzione delle carte speciali rimarrà comunque allo stabilimento spagnolo: in quello nuovo verranno installate una serie di bobinatrici -macchine piccole e relativamente semplici- per l'allestimento del prodotto che arriverà semilavorato e ripartirà preparato secondo le richieste. Per questa ulteriore lavorazione è previsto un incremento occupazionale decisamente positivo soprattutto in tempo come questi contraddistinti da una crisi del lavoro da cui appare difficile uscire. Nella prima fase saranno sette i nuovi assunti che nel giro di un paio di anni, se la risposta del mercato sarà pari alle attese, potrebbero raddoppiare.













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