Rifiuti, il Comune prepara i correttivi

Sacchi differenziati e aiuti per i pannoloni. Scontro in consiglio sulla mozione di sfiducia all’assessore Marchesi


di Chiara Bert


TRENTO. «Sui rifiuti ci sono stati errori legati ai tempi compressi che ci siamo ritrovati a gestire, ma abbiamo imboccato la strada giusta e a breve faremo dei correttivi». Il sindaco Alessandro Andreatta è intervenuto ieri sera in consiglio comunale a difesa del suo assessore Michelangelo Marchesi, sfiduciato dalle minoranze che hanno chiesto gli venga ritirata la delega ai rifiuti.

Nel mirino c’è il nuovo sistema di raccolta del residuo legato all’introduzione della tariffa puntuale, che tante polemiche ha sollevato nelle ultime settimane. «Mi prendo la responsabilità - ha detto Andreatta in aula - Marchesi gode della mia stima personale e politica, è una persona appassionata, competente e innovatrice». Ma dal centrodestra sono partite bordate all’indirizzo dell’amministrazione. «Apprendisti stregoni, scolaretti annaspanti di fronte a un compito troppo arduo», ha attaccato Giorgio Manuali (Insieme per Trento), «pressapochismo, informazione tardiva e lacunosa, scarsa capacità di programmazione». «Da 5 anni si sapeva che sarebbe entrata in vigore la tariffa puntuale - ha accusato Andrea Merler (Pdl) - non potete dare la colpa alle festività, il servizio ha sbagliato e qualcuno deve pagare. L’assessore faccia un passo indietro, altrimenti il dialogo sarà pesantemente compromesso». Il consigliere Claudio Cia (Civica) si è presentato in aula vestito con i nuovi sacchi verdi e «armato» di un sacco pieno di pannoloni usati: «Ci sono anziani che ne usano in media 6 al giorno, significa 180 al mese, non è difficile immaginare la mole di rifiuti e la spesa da sostenere per smaltirli. E questo non dipende dall’essere più o meno virtuoso nel differenziare».

Una critica a cui l’assessore Michelangelo Marchesi ha risposto poco dopo, annunciando che entro un paio di settimane arriveranno delle novità, ovvero ulteriori agevolazioni per chi è costretto ad usare questo tipo di presidio (oggi lo sconto previsto è di 20 euro)e delle alternative per lo smaltimento.

Vittorio Bridi (Lega) ha sollevato il problema dei nuovi sacchi. «Sono troppo piccoli», ha protestato. Ma in questi giorni da parte di molti cittadini si è sentita la lamentela opposta, ovvero che sono troppo grandi e quindi costringono (per non pagare di più) a tenere in casa troppo a lungo rifiuti maleodoranti che andrebbero smaltiti entro pochi giorni.

Su questo fronte Marchesi ha annunciato che il Comune intende diversificare l’offerta per l’utenza domestica e le attività economiche, mettendo a disposizione sacchetti di dimensioni diverse. Per quanto riguarda invece il costo dei sacchi - che a Trento è di 2,69 euro l’uno contro i 2,15 di Rovereto (come ha evidenziato la consigliera Gabriella Maffioletti nel suo ordine del giorno) - l’assessore ha spiegato che esso è legato al costo complessivo del servizio, che è diverso da Rovereto. Le opposizioni, oltre a chiedere il ritiro della delega (votato a tarda serata, ma con nulle possibilità di passare), hanno presentato un ordine del giorno di proposte: istituire apposite isole ecologiche protette in ogni quartiere e punti di raccolta presso i crm dove smaltire (gratis) pannoloni e pannolini, differenziare i sacchetti prevedendo almeno 4 diverse capienze a seconda delle esigenze. Intanto il Comune ha annunciato che dal 1° febbraio i sacchi saranno in distribuzione in tutti i supermercati che daranno disponibilità.

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