Regione, scoppia la bufera sul tesoretto da 500 milioni

Consiglio, le opposizioni vanno all’attacco: «Una coincidenza elettorale» Emendamento a sorpresa: saltano i finanziamenti alle Camere di commercio


di Francesca Gonzato


BOLZANO. Tesoretti regionali e sgambetti alla Camera di commercio di Bolzano, che a sorpresa si vede cancellare 4,8 milioni di finanziamento (Trento vittima collaterale ma che subisce un taglio analogo), hanno vivacizzato ieri la seduta del consiglio regionale.

Il tesoretto da 500 milioni della Regione verrà utilizzato per istituire due fondi di sostegno allo sviluppo del territorio, 250 milioni da concordare con la Provincia di Bolzano e 250 milioni per Trento. La discussione sull’enorme avanzo di bilancio della Regione (860,221 milioni, di cui 500 destinati al fondo) ha occupato buona parte del consiglio regionale di ieri impegnato nella votazione della legge finanziaria della Regione per l’anno 2013.

Le opposizioni altoatesine e trentine hanno incalzato la maggioranza. «Il tesoretto si sblocca solo ora e finanzierà le imprese. Che fatalità, proprio nell’anno elettorale». Oppure, «come è possibile arrivare a un avanzo di quasi un miliardo?». E ancora: «Le piccole imprese sono in difficoltà, ma il fondo aiuterà i grandi e si dimentica completamente del sociale». Oppure, «buona iniziativa, ma serve la massima vigilianza sul suo utilizzo». Così le critiche, tra gli altri, di Freiheitlichen, Andreas Pöder, (BürgerUnion für Südtirol),Claudio Eccher (Civica per Divina presidente), Donato Seppi (Unitalia).

La costituzione del fondo è stata poi approvata. A sbloccare la situazione ha contribuito un ordine del giorno del Pd che introduce l’obbligo di rendicontazione annuale in consiglio regionale da parte dei futuri gestori dei fondi e il ritiro da parte della Lega di numerosi emendamenti.

Nel tardo pomeriggio è arrivato poi l’emendamento di Georg Pardeller (Svp) che affossa i finanziamenti regionali alle Camere di Commercio. Fatali le indiscrezioni sull’investimento da 43 milioni in Bot dell’ente bolzanino.

Ironizzano Elena Artioli (Lega) e Riccardo Dello Sbarba (Verdi): «Un bel siluro al presidente Michl Ebner. In casa Svp lo scontro sale di livello».

Il tesoretto. I 250 milioni per lo sviluppo in Alto Adige verranno gestiti, questo l’indirizzo di Palazzo Widmann, dalla società Alto Adige Finance, la cui costituzione è prevista nella legge finanziaria provinciale in discussione da oggi in consiglio provinciale. Roland Tinkhauser (Freiheitlichen) sottolinea: «La sensazione è che la Provincia voglia costituirsi una sorta di banca per finanziare le grandi aziende. Servirà la massima vigilanza, soprattutto perché stiamo entrando nella campagna elettorale». L’articolo elaborato dal presidente regionale Lorenzo Dellai prevede che la Regione «può acquisire partecipazioni o effettuare conferimenti o apporti di risorse in soggetti o organismi i investimento collettivo del risparmio, che investano il patrimonio in strumenti finanziari emessi da soggetti operanti nel territorio della Regione». Usando anche fondi di rotazione, i fondi sono indirizzati a «progetti di crescita, rafforzamento patrimoniale, innovazione e internazionalizzazione delle imprese operanti sul territorio della Regione».

Prevista infine anche la possibilità di effettuare concessioni di credito anche infruttifere in favore delle due Province o di loro società controllate per una durata massima di 15 anni.

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