Regione, 500 milioni per lo sviluppo economico
La relazione di Dellai: «Pe ril 2013 inserita una nuova funzione-obiettivo con questa disponibilità per promuovere progetti di investimento strategico sul territorio»
«Nonostante il quadro di incertezza le istituzioni del Trentino-Alto Adige stanno operando per predisporre le azioni necessarie per aiutare e stimolare i sistemi economici e sociali locali». Lo ha detto il presidente Lorenzo Dellai presentando il bilancio della Regione.
«Solo da una crescita sostenibile ed equilibrata, capace di valorizzare le potenzialità del nostro territorio e delle nostre comunità - ha spiegato Dellai - possiamo infatti riuscire ad originare le risorse per continuare a garantire ai cittadini di questa regione i consueti livelli di benessere e di qualità della vita».
Per tali ragioni nel bilancio 2013 della Regione è stata inserita una nuova funzione-obiettivo che prevede un importo, a carattere straordinario, di 500 milioni di euro. Si tratta di risorse frutto di una gestione rigorosa degli ultimi anni, secondo quanto previsto dal patto di stabilità e conseguenza anche del continuo succedersi di nuove normative. Una cifra, ha chiarito Dellai, che viene inserita nel bilancio regionale al fine di concorrere alla promozione di progetti di investimento strategico per lo sviluppo del territorio, attraverso iniziative promosse in collaborazione con enti pubblici, fondi pensione e altri soggetti istituzionali, nonchè con soggetti autorizzati all’esercizio del credito.
Dellai ha poi annunciato, rispetto alle preoccupazioni emerse su questa proposta in Commissione legislativa e alle modifiche apportate al testo, di aver presentato un emendamento sostitutivo che sarà illustrato durante la discussione articolata, auspicando che possa consentire all’aula una valutazione più positiva della proposta. A tale riguardo Dellai ha spiegato che la costituzione di fondi volti principalmente allo sviluppo del territorio richiede generalmente una forte sponsorship pubblica, partendo dalla disponibilità di risorse della Regione e delle due Province, alla quale si associa il coinvolgimento di banche, fondi pensione territoriali, fondi dei fondi, assicurazioni e banche del territorio, ciò al fine di favorire l’ampliamento dell’adesione all’iniziativa e di creare così una platea di promotori diversificata e rappresentativa di più istanze, pur in presenza di una forte valenza istituzionale.