Redditi, giù l’Irpef fino a 28 mila euro
La giunta stanzia 14 milioni: risparmio fino a 92 euro. Tariffe bloccate. Per il Progettone 45 milioni, 6 milioni per le lingue
TRENTO. Addizionale regionale Irpef ridotta, dall’attuale 1,23% allo 0,9%, per chi ha un reddito imponibile fino a 28 mila euro (e che oggi paga un’aliquota del 23%). È stato il presidente Ugo Rossi a annunciare ieri la novità che sarà contenuta nella manovra di assestamento di bilancio 2014. L’addizionale Irpef era stata portata all’1,23% dal governo Monti: con il taglio dello 0,33 il risparmio, su un reddito di 28 mila euro, sarà di 92 euro all’anno. Per la Provincia si tratta di uno stanziamento di 14 milioni di euro, che vanno ad aggiungersi ai 120 milioni già previsti sui vari fronti - 108 milioni di agevolazioni Irap per le imprese, 7 milioni di esenzione Tasi sugli immobili produttivi e 5 milioni per le detrazioni sulla prima casa - portando il conto totale a 134 milioni.
Due settimane fa, presentando la manovra, Rossi aveva escluso riduzioni Irpef, diversamente da quanto fatto dalla Provincia di Bolzano, garantendo solo che le addizionali non sarebbero aumentate. Un taglio su cui premevano invece i sindacati, parzialmente insoddisfatti da una riduzione generalizzata per tutti della tassa sulla casa. La giunta ha così corretto il tiro: «Abbiamo deciso di fare un ulteriore sforzo per ridurre la pressione fiscale non solo per le imprese ma anche per i cittadini, famiglie e pensionati», ha spiegato il presidente. Il quale ha poi ricordato che la politica di riduzione delle tasse va di pari passo con il calo degli incentivi alle imprese: la manovra istituirà un fondo per la riduzione fiscale: di anno in anno la giunta contratterà con le parti sociali fin dove sarà utile spingere sui risparmi per
Tariffe ferme. In questa direzione, ha aggiunto il presidente, va anche la scelta di tenere bloccate per quest’anno le principali tariffe (e su questo è stato chiesto anche l’impegno dei Comuni), dal trasporto studenti alle mense scolastiche al trasporto extraurbano.
Ammortizzatori sociali. Confermati a bilancio i 21 milioni sul triennio 2014-2016 (7 milioni all’anno) per gli ammortizzatori sociali: in particolare si tratta del reddito di attivazione per i disoccupati e del reddito di qualificazione per i giovani lavoratori che riprendono gli studi interrotti.
Giovani e lavoro. Per il “pacchetto giovani”, che anticipa le direttive europee, la Provincia stanzierà 2,8 milioni nel 2014, a cui si aggiungeranno ulteriori risorse dai fondi europei sul 2015. Per le politiche del lavoro previsti 11 milioni per l’Agenzia del lavoro per il 2014-2015, mentre 44,8 milioni sono stanziati per il Progettone, recuperando circa 2 milioni più del previsto necessari a mantenere in equilibrio il sistema dei lavori socialmente utili fino all’entrata a regime della riforma approvata nel 2012.
Scuola: lingue e precari. Rossi, che è anche assessore all’istruzione, ha annunciato che sarà di 6 milioni in tre anni l’investimento per le lingue straniere (tedesco e inglese), ai quali si aggiungeranno ulteriori risorse europee. Altro capitolo, la stabilizzazione dei docenti precari: su questo capitolo gli stanziamenti restano top secret, il presidente non ha voluto fare anticipazioni ma ha chiarito che «le risorse saranno variabili a seconda dell’avanzare della trattativa avviata con i sindacati». Una conferma che a fronte dell’impegno a stabilizzare i precari, Rossi intende ottenere qualcosa in cambio in termini di orari e flessiblità.
Credito alle imprese. Confermato il fondo strategico per lo sviluppo che potrà contare su un plafond di 200 milioni (tra Provincia, Laborfonds e fondazioni), l’anticipazione dei crediti da concordato e il rafforzamento del ruolo di Mediocredito a favore delle imprese locali.
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