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Redditi dei consiglieri provinciali, Zanon è il più ricco

L'esponente noneso di Progetto Trentino ha un imponibile di 228 mila euro. Il più povero è Walter Kaswalder del Patt, l'unico a rimetterci dallo stipendio che aveva prima dell'elezione



TRENTO. Quasi tutti più ricchi. Il bollettino ufficiale della Regione ha pubblicato, come previsto dalla legge, la situazione patrimoniale dei consiglieri provinciali trentini relativa al periodo tra il 17 dicembre 2015 e il 14 settembre 2016. Dall’analisi dei dati si vede che tutti, tranne un paio di eccezioni, sono diventati nettamente più ricchi rispetto al periodo precedente all’ingresso in Consiglio. Per alcuni c’è stato un vero e proprio salto in avanti anche rispetto all’anno scorso, ma molti, invece, hanno visto le entrate ridursi. Non è quello che è successo a Gianfranco Zanon, consigliere di Progetto Trentino, che è passato dai 150.485 euro del 2014, a 228.361 euro lordi. Segno che ha notevoli entrate anche dalle sue attività private, visto che il reddito medio di un consigliere provinciale semplice è di poco superiore ai 100 mila euro annui. Al secondo posto della classifica si piazza quello che era il più ricco del 2014, ovvero Pietro Degodenz dell’Upt, che è passato da 189.016 a 179.625 euro. Per lui un passo indietro di circa diecimila euro, ma restando sempre a livelli molto alti. Anche per lui parte consistente dei redditi proviene da attività che non hanno niente a che fare con l’attività politica. Sul terzo gradino del podio sale Bruno Dorigatti, il presidente del Consiglio provinciale eletto nella lista del Pd. Per lui una lieve diminuzione da 174.688 a 172.024 euro, che lo ha fatto passare dal secondo al terzo posto. Al quarto posto Luca Giuliani del Patt. Il presidente della Provincia Ugo Rossi è sceso da 144.813 a 133.911 euro. Da tenere presente però che molti consiglieri sono passati da redditi normali intorno ai 50 mila euro nel periodo precedente all’elezione a entrate superiori a 100 mila euro.

Mentre quasi tutti ci guadagnano, c’è anche chi ci rimette. Walter Kaswalder è il Calimero del Consiglio provinciale. Nel 2015 è quello che ha avuto il reddito più basso, l’unico a scendere sotto i 100 mila euro lordi. Per la precisione il consigliere del Patt ha dichiarato un reddito di 97 mila euro. Ma l’ultimo anno da «civile» denunciava un reddito molto più alto. Kaswalder è dirigente di banca ed in più era anche sindaco. Per questo il suo reddito nel 2013 era stato di 126.379 euro. Quindi con l’elezione, come del resto lui ripete spesso, ci ha rimesso circa 30 mila euro. Un’eccezione, però. Agli altri non capita la stessa cosa. Manuela Bottamedi è passata da 36 mila a 101 mila euro, Chiara Avanzo da 32 mila a 143 mila euro, Claudio Cia da 36 mila a 105 mila euro, Giacomo Bezzi da 11 mila a 113 mila euro, Lorenzo Baratter da 67 mila a 102 mila euro, Alessio Manica da 61 mila a 100 mila, Graziano Lozzer da 41 mila a 112 mila euro, Violetta Plotegher da 50 mila a 127 mila euro.













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