Rave party nei boschi di Pannone

Centinaia di ragazzi da tutto il nord Italia per la festa "clandestina"



MORI. Da sabato sera alla domenica mattina a ballare al ritmo della musica assordante sparata dagli amplificatori. Erano in centinaia, forse poco meno di mille, i ragazzi che dal tutto il nord Italia si sono dati appuntamento lo scorso fine settimana al rave party sopra Pannone. E' arrivata anche la polizia che ha indentificato alcuni partecipanti. La festa è proseguita per alcune ore, poi tutti a casa in attesa di un nuovo rave. Magari in Val di Gresta che sembra essere diventata la meta ideale per gli appuntamenti "clandestini" organizzati all'ultimo momento.

Dalla valle degli orti alla valle dei rave party? Non proprio, anche se sempre più frequentemente la zona pare particolarmente gettonata per feste musicali illegali della durata di una notte o di qualche giorno. Così è successo nella notte tra sabato e domenica in località Dosso Alto sopra Pannone. Un'area attrezzata dal Comune con tavoli e panchine utilizzati dalle associazioni locali per le feste estive. La si raggiunge dopo aver percorso una strada sterrata che porta ad una radura dalla quale si gode un'ampia vista sul lago di Garda.

E sono arrivati fino a lì gli organizzatori portando un gruppo elettrogeno e gli amplificatori per sparare musica a migliaia di decibel. Chi partecipa normalmente sono tutti giovani, ragazzi che si danno appuntamento grazie al tam tam in rete sui social network o con il passaparola. Maxi raduni "annunciati" all'ultimo minuto, richiamando i partecipanti anche da centinaia di chilometri di distanza, per evitare i controlli delle forze dell'ordine. Anche perché si tratta di raduni illegali, senza alcuna autorizzazione, in cui spesso (non è il caso del rave party di Pannone, almeno secondo gli accertamenti della polizia) girano alcol e sostanze stupefacenti per ballare tutta la notte con la musica assordante che spacca i timpani. La polizia di Rovereto ha effettuato un controllo ed identificato alcuni partecipanti senza prendere provvedimenti nei loro confronti. Più difficile, invece, individuare gli organizzatori dei party illegali sempre più frequenti nei boschi della Val di Gresta.













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