Rapinano uno studente con la pistola 

Si sono fatti dare il portafogli e il cellulare. I carabinieri a caccia di due individui, probabilmente nordafricani


di Luca Marognoli


TRENTO. La luce fioca della via, semideserta, due individui che sembrano sbucati dal nulla con il bavero del giubbotto alzato, una pistola che compare all’improvviso. Questione di attimi, ma lunghissimi. Il ragazzo, uno studente di vent’anni, non ha tempo per pensare: consegna quello che ha con sè di valore, il portafoglio e il cellulare. Dei rapinatori vede solo gli occhi, ricorda poco, solo la scarica di adrenalina che lo ha immobilizzato. Non riesce neppure a dire con certezza se avessero una cadenza particolare, anche se ritiene che possa essersi trattato di magrebini.

Erano le 18 e 30 di ieri sera, in via Saluga, stradina in salita dietro il castello del Buonconsiglio, a poca distanza dalla fermata dell’autobus di via della Cervara. Il giovane stava scendendo, la coppia è fuggita in salita a piedi, dileguandosi pochi istanti dopo. Nel buio, lo stesso dal quale si era improvvisamente materializzata. Era già sparita quando, si parla di secondi, sono state fatte convergere sul posto alcune pattuglie dei carabinieri del Nucleo Radiomobile e della Stazione di Trento. Subito è intervenuto anche il capitano Piergiorgio Rosa, comandante della Compagnia di Trento, che ha indirizzato le ricerche dei fuggitivi dopo avere raccolto la testimonianza del ragazzo. Il giovane era scosso - vedersi puntare addosso una pistola non è cosa di tutti i giorni, soprattutto a Trento - ma stava bene e non è stato necessario trasportarlo all’ospedale. Agli investigatori ha fornito una sommaria descrizione dei rapinatori: quanto è riuscito a vedere in quei pochi secondi senza tempo. Sembra che uno dei malviventi indossasse una giacca scura e i pantaloni di una tuta. I carabinieri hanno subito diffuso gli elementi a propria disposizione alle altre auto in circolazione e alle volanti della polizia, che hanno iniziato a pattugliare la zona circostante il castello del Buonconsiglio. Sono stati effettuati dei passaggi anche in piazza Dante e alla Portela, la zona a maggiore tasso di criminalità, in cerca di persone sospette. È però molto probabile che i due abbiano nascosto la refurtiva e si siano separati fuggendo in direzioni diverse, forse nei vicoletti che salgono verso la collina di Martignano. Sono stati subito acquisiti i filmati delle telecamere presenti nelle vie limitrofe e un’attenzione particolare sarà rivolta al cellulare, che potrebbe essere utile per geolocalizzare i malviventi, anche se è probabile che sia stata subito gettata via la batteria.













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