Raggira tabaccai facendosi ricaricare la carta postepay
Preso grazie al sistema di videosorveglianza cittadino
TRENTO. Aspetto curato e rassicurante, linguaggio spigliato ed un tesserino di riconoscimento fasullo che lo identificava come tecnico di laboratorio sono stati gli “ingredienti” di cui si è servito un quarantacinquenne pugliese per mettere a segno, tra gennaio e febbraio, una serie di raggiri in danno di commercianti della Val di Non. L' individuo ha preso di mira diverse tabaccherie, presso le quali, con una modo di fare ben collaudato, ha effettuato numerose ricariche della propria carta postepay senza corrispondere il dovuto. Chiesto ed ottenuto il servizio con modi affabili, tirava fuori il portafoglio per riscontrare, con stupore, l’assenza di contanti. Seguivano poi scuse e la richiesta dell’ubicazione del più vicino bancomat.
Prima di lasciare l’esercizio, per rassicurare il commerciante della sua serietà e che avrebbe onorato tempestivamente l’impegno preso, riferiva di lavorare presso l’ospedale di Cles. Per dimostrare ciò estraeva una tessera che lo qualificava come operatore sanitario e la esibiva alla vittima del suo raggiro. In questo modo M.A., queste le iniziali, nel giro di una decina di giorni, ha raggranellato circa ottocento euro. I Carabinieri della Stazione di Cles sono arrivati a lui esaminando le riprese del sistema di videosorveglianza cittadino.