«Quote rosa stop, colpa delle minoranze»

Il presidente del Consiglio provinciale Dorigatti: il disegno di legge non è stato messo all’ordine del giorno su loro richiesta



TRENTO. «La proposta di legge non è stata messa all'ordine del giorno per esplicita richiesta delle minoranze del Consiglio provinciale che, ponendo il veto attraverso lo strumento del “non contingentamento” dei tempi del dibattito, hanno manifestato la chiara volontà di non trattare un provvedimento di natura elettorale a ridosso delle prossime elezioni amministrative». Lo precisa in una nota la presidenza del Consiglio provinciale di Trento, «a fronte delle reiterate richieste di alcune consigliere per la messa all'ordine del giorno della prossima tornata di sedute del Consiglio provinciale, del ddl sulle cosiddette 'quote rosà». «La conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari - prosegue la nota - ha pertanto deciso di esaminare provvedimenti di natura esclusivamente istituzionale o quelli sui quali si è registrato un unanime consenso, come nel caso del ddl sull'Europa. La convocazione della conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari prevista per la mattina di domani - conclude la presidenza - è stata quindi sollecitata dalle stesse minoranze consiliari proprio per verificare se, in un tale quadro politico, vi sia la possibilità o meno di trattare anche quest'ultimo argomento».













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