«Quota 100», 40 vigili a rischio pensione
Entro l’anno in servizio i 14 agenti antidegrado, ma potrebbero rivelarsi insufficienti. Giacomoni: «Lascio anch’io tra due anni»
TRENTO. Sono usciti ieri sul sito del Comune i nomi dei 102 aspiranti agenti per la squadra antidegrado che andranno a costituire un a nuova task force, si spera più efficiente di quella che era formata in passato, ma che ha dato risultati deludenti.
Si tratta della prima selezione sul totale di 330 partecipanti al concorso indetto dal Comune, che conta sull’assunzione di 14 agenti a tempo indeterminato che avranno il compito di pattugliare le zone più degradate della città, da piazza Dante al quartiere della Portela, sotto pressione per anni di presenze indesiderate, dallo spaccio di droga all’assembramento di giovani, stranieri e non, che spesso stazionano su panchine e sagrato della chiesa di Santa Maria Maggiore.
Per questo, nel concorso comunale, è stata inserita una prova di idoneità fisica, che consiste nella corsa piana di 1000 metri e nel salto in alto (di 90 centimetri per le donne e 105 per gli uomini) si terranno rispettivamente lunedì 29 ottobre al centro sportivo di Gardolo e mercoledì 31 ottobre al campo Coni. Solo quelli che superano la prova del salto (mille metri, tempo massimo percorrenza di 5’ 15”’ per le donne e 4’ e 30” per gli uomini). Dopo questa selezione, i candidati dovranno sostenere le prove scritte (nozioni di diritto penale e procedura penale, leggi e regolamenti di pubblica sicurezza, polizia locale, circolazione stradale, eccetera).
«Entro la fine dell’anno - afferma il comandante Lino Giacomoni - contiamo di finire le prove orali, per poi passare ai corsi di formazione». Peccato che l’assunzione dei nuovi 14 assunti che avranno il compito di effettuare controlli nelle zone della città più a rischio dove si spaccia o c’è il disturbo della quiete pubblica, potrebbe essere insufficiente, se fosse operativa dal prossimo anno la legge sulla «quota 100» prevista dalla manovra finanziaria dal governo. In consiglio comunale, l’altra sera, parlando di sicurezza, si è fatto notare che i pensionamenti dei vigili potrebbero essere 40. E, come già scritto sul Trentino, se con la legge Fornero in Comune si calcolava che i pensionati nel 2019 sarebbero stati una trentina, con la «quota 100» (ovvero il compimento dei 62 anni con 38 di contributi) salirebbero ad un centinaio. Il comandante Giacomoni commenta che ci sono troppe variabili per potere fare un calcolo esatto. «Se la riforma sarà operativa nei temini annunciati - aggiunge - vorrà dire che tra due anni andrò in pensione anch’io, perché avrò 38 anni di contributi. Prevedere un numero certo di pensionamenti, al momento però è difficile, perché ci sono variabili e scelte individuali che non si possono prevedere. Se va in porto, qualcuno in più se ne andrà di certo». Con la squadra antidegrado, che non entrerà dunque in funzione prima del prossimo anno, dovrebbe anche esserci in concomitanza la realizzazione della casermetta di piazza Dante, dove gli agenti locali avranno un punto di riferimento stabile, visto che la struttura sarà provvista di terminali con il data base delle forze dell’ordine. Anche la struttura che sorgerà vicino al monumento a Dante, fa parte del pacchetto sicurezza finanziato dalla Provincia, con 250 mila euro. (sa.m.)