«Qui la nuova Hollywood»

L’idea di De Laurentiis maturata in val di Sole: «Basta un capannone per i set»


di Sandra Matuella


TRENTO. Creare una Hollywood sulle Dolomiti, ossia un centro cinematografico d’eccellenza in Trentino: ecco di cosa si parla in casa De Laurentiis, la celebre dinastia di produttori cinematografici, in sintonia con l’altrettanto celebre regista Neri Parenti, e con la Trentino Film Commission e Trentino Sviluppo che hanno sostenuto la produzione di «Colpi di fulmine» con Christian De Sica. Così, una Hollywood dolomitica, sulle montagne patrimonio dell’umanità, nonché soggetti cinematografici di impareggiabile bellezza, potrebbe essere una risposta alla grave crisi economica che sta mettendo in ginocchio anche un’istituzione storica come Cinecittà. Giovedì sera, alla prima di «Colpi di fulmine» al cinema Vittoria, il produttore Luigi De Laurentiis ha accennato a questo progetto «l’idea è nata in occasione di un ritiro del Napoli Calcio in Val di Sole». Più nel dettaglio è sceso il regista Neri Parenti: «E’ sufficiente attrezzare un normale capannone per avere così la possibilità di costruire dei set su misura». Alla domanda se non sarà la solita cattedrale nel deserto, visto che a livello logistico il Trentino è periferico rispetto ai grandi centri di produzione come Roma e Milano, il regista spiega «No, al punto che un capannone per il cinema lo hanno fatto anche in una zona periferica del Marocco. Quando hai un teatro di posa, dentro puoi ricostruire qualsiasi parte del mondo, fai tutto lì e non ti serve altro». Questo progetto è condiviso da Gianpaolo Pedrotti della Trentino Film Commission e da Paolo Manfrini, direttore della divisione turismo di Trentino Sviluppo al quale abbiamo chiesto se con «Colpi di fulmine» considera pareggiati i conti con Cortina d’Ampezzo, che nel cinepanettone dello scorso anno, firmato sempre Parenti-De Laurentiis, (e poco prima del fatidico blitz della Guardia di Finanza contro gli evasori fiscali) figurava come la meta del turismo cosiddetto chic, a scapito del Monte Bondone, snobbato e deriso in «Vacanze di Natale a Cortina»: «Certo, non solo abbiamo pareggiato i conti con Cortina, ma li abbiamo abbondantemente superati - osserva soddisfatto Paolo Manfrini - il nostro esce a Natale, ma non è un film sul Natale, è una commedia all’italiana più elegante e raffinata rispetto al cinepanettone, e per questo durerà più a lungo sul mercato. Oggi è uscito in ben 700 sale in tutta Italia e i De Laurentiis lo hanno lanciato con una promozione davvero poderosa, dalla cartellonistica ai videoclip insieme a tutta la pubblicità in radio, televisione e sulla stampa».

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