Progetto Trentino, Fasanelli al Tar contro Simoni

Il sindaco di Pomarolo passa alle vie legali dopo che era risultato il primo dei non eletti alle elezioni provinciali per uno scarto di soli 25 voti. Simoni: «Molto dispiaciuto»



TRENTO. Il sindaco di Pomarolo, Massimo Fasanelli, candidato per Progetto Trentino alle elezioni provinciali dello scorso 27 ottobre, ha presentato un ricorso al Tar con cui contesta la legittimità dell'elezione del suo collega di partito, Marino Simoni, ex presidente del Consorzio del comuni. Il ricorso è stato notificato sia a Simoni che alla Provincia autonoma di Trento. Fasanelli e Simoni, rispettivamente primo dei non eletti e quarto candidato di Pt eletto in Consiglio provinciale, sono risultati separati da uno scarto di voti minimo, solo 25. Fasanelli chiede al Tar l'annullamento del verbale delle operazioni elettorali dell'Ufficio centrale circoscrizionale e di tutti gli atti «presupposti e connessi».

Uno scontro a base di carte bollate interno al partito, che non è piaciuto a Marino Simoni, che si dice «molto dispiaciuto» soprattutto per una questione di rapporti tra due persone (lui e Fasanelli). Simoni annuncia di voler resistere al ricorso producendo delle controdeduzioni. «Non mi ritengo illegittimo - sostiene - ma certo se il Tribunale lo riconoscesse non potrei fare altro che prenderne atto, ma non credo proprio sia il caso che Fasanelli evidenzia».













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