Prodotti tipici e qualità per attirare nuovo turismo

Aperta ieri il meeting con i rappresentanti dei Cral di tutta Italia Grandi attese per i gruppi organizzati in arrivo anche fuori stagione


di Stefania Costa


ROVERETO. Vacanze attive, attenzione all'enogastronomia, sinergia tra gli operatori del territorio e pacchetti personalizzati. Sono questi i segreti per acchiappare le persone che partecipano ai viaggi organizzati. E' quanto è emerso nel talk show che ha aperto “Mito Work-shop”, il meeting internazionale del turismo organizzato. L'unica Borsa in Italia dedicata al turismo gestito e intermediato da Cral, Sci club, associazioni sportive e del tempo libero quest'anno è sbarcato, per la sua 8ª edizione, a Rovereto. «Confidiamo diventi un appuntamento annuale» – ha detto Germano Berteotti, presidente dell'Apt Rovereto e Vallagarina, aprendo il meeting. «Dobbiamo puntare su questo turismo – ha spiegato il vicesindaco, Gianpaolo Daicampi - è l'unico che non ha subito recessione con la crisi».

E in effetti quello dei viaggi organizzati è un segmento che in Italia muove circa il 25% del turismo – ha spiegato Danilo Fenner, moderatore del talk show “Conosci i Cral per...acchiappare i turisti”, che ha visto confrontarsi: Alessandra Manera, esperta marketing trentino sviluppo, Nicola Ucci, presidente di Cral Network, rete che unisce oltre 4 mila Cral italiani, Bruno Chiavacci, responsabile del settore turismo dell'Unione italiana sport per tutti e Luca Libardi, presidente degli albergatori trentini. Quello che è emerso è un mondo dei viaggi organizzati in trasformazione: gruppi più piccoli che cercano maggiori servizi rispetto a un tempo e più qualità. Questo permette una distribuzione sul territorio più sparsa e una destagionalizzazione dei viaggi, ma occorre che i territori propongano vacanze attive, sappiano valorizzare i prodotti enogastronomici di eccellenza. Occorre poi che gli operatori lavorino in sinergia sul territorio «perché è inutile che gli albergatori si sforzino di tenere i prezzi bassissimi e poi si debba spendere un patrimonio per lo skipass o per il trasporto». «Si deve mangiare bene e non deve mancare la serata tipica» – hanno spiegato alcune rappresentanti dei Cral. «Serve puntare sulle tipicità, perché chi viaggia vuole conoscere culture diverse, ed è assolutamente necessario – hanno fatto notare altri due promotori di viaggi – che gli operatori siano fortemente collegati al territorio». «Il segreto – ha spiegato Nicola Ucci - è ascoltare bene il gruppo con cui si parla perchè ogni gruppo è diverso e ha necessità differenti». Il work-shop di stamattina darà proprio la possibilità di lavorare su pacchetti personalizzati con i diversi gruppi arrivati a Rovereto.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano