Principe Casiraghi in acqua, sub rischia di annegare
Il sommozzatore intervenuto per aiutare Pierre Casiraghi è stato salvato dal pronto intervento della Polizia nautica
RIVA. C’è voluta la prontezza degli agenti della squadra nautica della Polizia per evitare che la scuffia di Malizia, il catamarano GC32 che ha al timone il principe monegasco Pierre Casiraghi, si trasformasse in tragedia. Non appena i membri dell’equipaggio sono finiti in acqua, i due sub a bordo del gommone che segue le imbarcazioni per intervenire in casi di emergenza, si sono tuffati.
A questo punto qualcosa è andato storto, con ogni probabilità il giubbotto salvagente a gonfiamento non ha funzionato e il sommozzatore è stato trascinato sott’acqua dalla cintura con i pesi che indossava. Un agente sulla moto d’acqua si è subito accorto della situazione ed ha letteralmente strappato dall’acqua il sub afferrandolo per il giubbotto e riportandolo in superficie.
Sono stati attimi di grande concitazione. Immediato anche l’intervento del gommone della Croce Rossa. Al sub sono stati tolti giacca e pesi: l’uomo era in stato di choc, ma illeso, e nel giro di una quindicina di minuti si è completamente ripreso. Illesi anche i membri dell’equipaggio di Malizia, con il principe Pierre Casiraghi (come si vede anche nel video sul sito del Trentino) che ha sfoggiato una pregevole tecnica di tuffo quando il catamarano si è rovesciato nel tentativo di evitare la collisione con Armin Strom Sailing.
L’episodio è avvenuto ieri al Racing Tour, lo spettacolare evento velico organizzato dalla Fraglia rivana e riservato ai velocissimi quanto avveniristici catamarani volanti GC32. Un evento impegnativo, tanto che per l’occasione la Polizia nautica ha deciso di schierare ben sei moto d’acqua: oltre alle due in dotazione al Commissariato di Riva, altre quattro provenienti da Verbania e da Peschiera. Un dispiegamento di forze coordinato in acqua dal sovrintendente capo Marco Camparada e a terra dal vice questore aggiunto Giuseppe Grasso.
Ma ieri è stata una giornata impegnativa per la Sezione nautica rivana. Poco dopo l’episodio che ha coinvolto Malizia, dal catamarano con equipaggio olandese un velista finiva in acqua e benchè fosse dotato di salvagente e tuta subacquea esisteva il pericolo di un malore per la bassa temperatura del lago o, peggio, venisse investito dalle velocissime barche in gara o dalle diverse imbarcazioni che navigavano nei paraggi. Ancora una volta l’intervento professionale dei poliziotti ha riportata la situazione alla normalità