Prg, via i vincoli dalle aree destinate ad opere pubbliche
La decisione riguarda la maggior parte delle «zone bianche» Ora si dovrà trovare una nuova destinazione urbanistica
PERGINE. Primo grosso argomento di pianificazione per la nuova amministrazione comunale. Si tratta della revisione del Prg edizione 2002 con particolare riferimento alle aree vincolate dal Comune ai fini di opere pubbliche.
In sostanza, dieci anni fa, il Comune aveva posto dei vicoli di destinazione pubblica su una lunga serie di aree private. Per ciascuna era stata individuata una futura funzione a favore della collettività: dal parcheggio alla zona verde, dalla zona sportive a quella scolastiche. Insomma, il Comune metteva le mani avanti su determinate aree secondo le esigenze dei servizi al cittadino. Semplicemente, l’area vincolata sarebbe stata espropriata e pagato il relativo indennizzo. Questo dieci anni fa appunto. Per molte aree, non si fece nulla e il termine dei dieci anni di validità del vincolo, è arrivato. Solo che le condizioni finanziarie del Comune e le norme relative si sono modificate e non consentono spese consistenti. Nel frattempo si è anche proceduto a attuare lo strumento della perequazione che permette un accordo tra pubblico e privato sempre senza spese (o quasi) da parte del Comune.
Ieri, in giunta, si è proceduto all’esame delle cosiddette “zone bianche”, quelle senza destinazione urbanistica sulle quali i vincoli sono decaduti. E sono appunto in attesa di una nuova destinazione. «L’intenzione - ci ha detto ieri il sindaco Roberto Oss Emer - è quella di non rinnovare i vincoli urbanistici sulla maggior parte delle aree bianche».
L’esame della materia era iniziato qualche mese fa con uno studio redatto dal dirigente Loris Moar e dall’architetto Elisabetta Miorelli. Il territorio era stato suddiviso in macro-aree e frazioni tenendo conto dei programmi dell’amministrazione e le prospettive nel momento in cui i vincoli non esistessero più. Il problema era già stato affrontato dalla precedente amministrazione con l’approvazione di una prima “variante” che aveva individuato alcune aree da ri-vincolare perché necessarie (parcheggi di Susà e Madrano, sulla fascia lago al Valcanover e a Ischia, per destinazione scolastica in via Amstetten, per potenziamento di via San Pietro (con parcheggio) ma anche a Costasavina, S. Caterina, Serso, San Cristoforo (viale Europa). La variante approvata nel dicembre scorso aveva registrato i voti contrari della Civica (oltre che della Lega Nord), oggi al governo e appunto intenzionata a togliere praticamente tutti i vincoli per mancanza di risorse finanziarie. Nello stesso tempo, l’argomento si fa particolarmente delicato in quanto nuove destinazione per le aree bianche potrebbero modificare sostanzialmente il tessuto urbano con l’incremento delle aree residenziali, meno aree verdi, meno strutture pubbliche.
©RIPRODUZIONE RISERVATA