Poste, dopo le chiusure ecco gli aumenti
Da qualche giorno l’azienda ha ritoccato i costi delle operazioni allo sportello. Per i bollettini 20 centesimi in più
TRENTO. L'aumento in estate è ormai un refrain ben poco gradito, ma dalla cadenza regolare. Quest'anno la settimana di ferragosto, ha coinciso col ritocco delle operazioni postali fatte allo sportello. Il costo dei bollettini passa infatti da 1,30 euro a 1,50, ma non per il pagamento delle multe il cui costo sale 1,99. Le commissioni sui Rav e F35 a 1,63. Nessuna variazione per i pagamenti online, gli over 70 ed i titolari di Social Card.
E' la stessa amministrazione postale a ufficializzare il dato di 500 milioni di bollettini processati in un anno e quindi il maggior introito a seguito delle variazioni di tariffa, è stimabile in 100 milioni di euro. Era dal 2012 che le tariffe delle operazioni postali di sportello non subivano variazioni, tanto che secondo le Poste si tratterebbe di una rivisitazione fisiologica per adeguare costi e tariffe.
Ma i sindacati non sono dello stesso parere. Catia Pancin della Cisl Poste - pur premettendo che si tratta di un aumento non contrattabile e di fatto unilaterale - rimarca però come si tratti di un servizio universale e quindi non dovrebbe succedere che i costi ricadono sull'utenza: «Il problema è che questa variazione scatenerà una serie di aumenti a catena. Penso ai costi bancari di chi porta abitualmente il bollettino postale in banca o utilizza altri canali di pagamento. Paghiamo già tante tasse che di certo non sentivamo il bisogno di averne altre a carico. In tempi di crisi non si dovrebbero aumentare i servizi».
Per la sindacalista della Cisl, questo aumento è controproducente nei confronti di una clientela che si sta riavvicinando alle Poste: «Al Sud stiamo aprendo nuovi uffici, al contrario di quello che succede al nord, perché sono in molti a lasciare il circuito bancario per entrare in quello postale: nella costruzione di un rapporto fiduciario, questi aumenti non sono di certo positivi».
Come non è ben visto nemmeno che i pagamenti web non abbiano subito aumenti, perché in questo modo sempre meno gente entrerà negli uffici postali e togliendo lavoro agli sportelli si rischia che vengano rimessi in discussione gli organici, perché il solo l'aspetto fiduciario che è uno degli assi portanti del rapporto con i clienti delle poste, da solo non può essere sufficiente a giustificare i costi di gestione. (d.p.)