«Portela, servono azioni costanti»
Dapor chiede al sindaco che non si abbassi la guardia sul rione
TRENTO. «Se l’attenzione rimane alta sui problemi del nostro quartiere, non può che farmi piacere. Ma spero che le parole del sindaco non rimangano lettera morta».
È il commento di Franco Dapor, presidente del Comitato per la rinascita Torre Vanga, all’intervista pubblicata sul Trentino di ieri. Un intervento a 360 gradi sulla chiusura della chiesa di S. Maria Maggiore e sulle soluzioni che si stanno organizzando grazie alla disponibilità di alcuni volontari, ma anche un punto sugli interventi che l’amministrazione ha messo in campo contro le situazioni d’emergenza più “calde”, come nel quartiere della Portela e nei giardini di piazza Dante.
Andreatta ha parlato dei compiti che spettano alle forze dell’ordine, come i controlli e le azioni per contrastare lo spaccio di droga, delle squadre antidegrado, del Daspo e dei progetti di prevenzione contro il diffondersi della droga nei giovani. Franco Dapor ricorda che i punti adottati nell’ordine del giorno approvato dal consiglio in gennaio sono in gran parte quelli suggeriti dal Comitato. «Mi fa piacere - precisa - che affermi che siano tornati gli agenti della squadra antidegrado, anche se finora non li abbiamo visti con regolarità, siamo soddisfatti che piazza Santa Maria ospiti per Natale la piazza dei bambini, ma faccio presente che l’importante in queste azioni è la costanza e la regolarità. La presenza di una banda criminale che spaccia è una realtà da combattere: la cosa positiva è che ci sia una presa di coscienza del problema».