Pompieri, 2.500 ore di servizio

Il Corpo di Cles ha diminuito gli interventi, ma ha aumentato il servizio di prevenzione sul territorio


di Giacomo Eccher


CLES. Ore d'intervento in calo (nel 2008 erano state addirittura 4.000 e nel 2013 “solo” 2500) ma cresce l'efficienza dei vigili del fuoco volontari di Cles sempre più impegnati e attivi anche nella prevenzione.

L'altra sera il Corpo al completo (40 effettivi) ha festeggiato nei locali della caserma la ricorrenza di Santa Barbara con la messa celebrata dal decano don Renzo Zeni con il coro parrocchiale e la presenza in prima fila della sindaco Maria Pia Flaim, del presidente della Comunità di valle Sergio Menapace e del presidente del Consiglio comunale Marcello Graiff. Dopo il momento religioso, il comandante Gualtiero Ravanelli, affiancato dall'ispettore Raffaele Miclet, ha tracciato un bilancio delle attività svolte dal Corpo nel corso del 2013.

«Un anno fortunatamente senza grandi nostri interventi, e quando calano gli impegni dei pompieri vuol dire che le cose nei corso dei 365 giorni sono andate abbastanza bene», ha detto Ravanelli. Quello che è emerso dalla relazione (e che è peraltro sotto gli occhi di tutti) è che i vigili del fuoco ormai si occupano non solo di spegnere il fuoco, ma di tantissimo altro, dall'incidente stradale e sul lavoro alla frana, dall'assistenza al traffico alla ricerca di persone, dal soccorso animali fino all'apertura porte a persone che hanno dimenticato dentro casa la chiave. Solo per ricordare alcune tipologie d'intervento, per spegnimento camini sono state impegnate 150 ore, per incidenti 139 ore, per ricerca persona 281 ore (e stanno cercando ancora oggi due persone scomparse); per soccorso a persona168 ore; atterraggio elicottero in piazzola 196 ore (volo notturno); apertura porta 48 ore; soccorso animali 60 ore, per prevenzione 200 ore. Per quanto riguarda la prevenzione, d'intesa con il Comune è stato predisposto un nuovo regolamento per la manutenzione delle canne fumarie in base al quale anche il singolo cittadino (ma che ne ha le capacità fisiche e un minimo di dotazioni tecniche) è autorizzato a pulire il camino di casa, ma poi ne deve anche rispondere, in caso di incendio. «Una sorta di autocertificazione che impone degli obblighi e delle responsabilità che i cittadini devono sapere», ha affermato Ravanelli ricordando che il 90% degli incendi è causato proprio dal malfunzionamento di camini.

Un servizio importante è l'assistenza alla elipiazzola dell'ospedale che i pompieri volontari garantiscono tutti i giorni dalle 17 alle 7 del mattino e nelle 24 ore il sabato e le domeniche. «Se le ore contabilizzate sono state in tutto 2.550 possiamo aggiungere altrettante ore “nascoste”, che i pompieri dedicano alla manutenzione ed efficienza del parco attrezzature, ai servizi in caserma, amministrazione. «Fare il volontario nei pompieri è una parola che vale solo per entrare e uscire dal Corpo, per il resto una volta dentro gli impegni e le responsabilità nostre sono uguali ai professionisti anche se siamo senza paga: la legge provinciale in materia lo ha espresso chiaramente», ha ricordato Ravanelli rispondendo così ai molti che si informano come diventare pompieri ma che poi si tirano indietro davanti alle responsabilità che ciò comporta.

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