Poliziotto e gentiluomo addio a Antonio Saggiomo
Trento. Fra neppure un mese avrebbe compiuto 74 anni ma la malattia ha strappato alla sua famiglia, ai suoi amici e alle sue tante attività, Antonio Saggiomo, poliziotto in pensione padre di Pietro...
Trento. Fra neppure un mese avrebbe compiuto 74 anni ma la malattia ha strappato alla sua famiglia, ai suoi amici e alle sue tante attività, Antonio Saggiomo, poliziotto in pensione padre di Pietro (poliziotto anche lui) e di Maddalena, marito di Mirella. È morto in ospedale in questi giorni difficili tanto che è riuscito a salutare i suoi cari solo attraverso una videochiamata. Ma a chi lo ha conosciuto resterà il ricordo del suo sorriso che scaldava il cuore. Una persona solare e disponibile che con la divisa della polizia ha vissuto anni difficili, anni di Piombo. E che è stato uno degli angeli della Firenze in ginocchio per l’alluvione. In quei momenti terribili, c’è stata anche la luce. «Era su una barca come soccorritore - racconta il figlio - e con lui c’era una donna incinta. E papà l’ha aiutata a partorire». Lì, su una barca, in mezzo ad una tragedia, l’arrivo di una nuova vita. «La donna gli ha chiesto il nome - prosegue il ricorso - e poi ha chiamato la figlia appena nata Antonella». Un omaggio all’uomo che era con lei in quella situazione allucinante. Dopo Padova, dopo Torino, Saggiomo era stato trasferito a Trento (viveva a Cristo Re) dove ha lavorato alla Digos e nel servizio scorte fino alla pensione. Ma si era tolto la divisa ma non l’impegno tanto che era presidente trentino dell’ Ipa, l’international police association. Un ricordo funebre sarà tenuto quando sarà cessata l’emergenza e sarà possibile ricordare Antonio insieme.