Pistola spianata in sala giochi

Rapina al club Asterix di via Perini: il barista e due clienti fatti stendere a terra. Bottino da 6 mila euro



TRENTO. È entrato sicuro. Il cappuccio della felpa calato sugli occhi, la sciarpa alzata a coprire parzialmente la bocca, la mani coperte da guanti. È andato subito verso il bancone del bar e ha tirato fuori la pistola. Ha minacciato il barista e si è fatto consegnare l’incasso. Prima di uscire a fatto stendere tutti a terra (c’erano anche due clienti) e poi se n’è andato. Una rapina lampo quella che è andata in scena mercoledì sera pochi minuti dopo le 23 al «Slot club Asterix» di via Perini e ora i carabinieri sono al lavoro per cercare di individuare il colpevole.

Erano circa le 23.10 quando la porta della «sala giochi» si è aperta. In quel momento c’era poco lavoro per il barista visto che solo due giocatori stavano tentando la fortuna alle macchinette con le spalle rivolte verso la porta. E che non si sono nemmeno curati di vedere chi stesse entrando in quel momento. Il ragazzo, d’altro canto, non aveva nulla di strano. Le temperature basse di questo strano inizio di primavera giustificavano sia il cappuccio calato sia sciarpa e guanti. Tutto è cambiato quando si è avvicinato al bancone. E ha tirato fuori una pistola. Poche parole, ordini secchi e il barista ha aperto il cassetto con il denaro. Non lo ha toccato ma quella pistola spianata (difficile in questo momento dire se fosse giocattolo o meno) bastava per convincere chiunque a non reagire. Il dipendente del slot club ha fatto l’unica cosa ragionevole: senza temporeggiare ha preso i soldi (circa sei mila euro) e li ha consegnati al rapinatore. Solo in quel momento, quando la rapina era ormai consumata, i clienti si sono accorti di quello che stava succedendo e si sono buttati a terra. Stessa cosa è stata ordinata di fare anche al barista che ha obbedito. A quel punto il malvivente è uscito facendo perdere le proprie tracce. Ed è partito l’allarme al 112, il numero della centrale operativa dei carabinieri.

E gli uomini dell’Arma in pochi minuti erano in via Perini a raccogliere le testimonianze delle tre persone che hanno assistito alla rapina. Da quello che si è potuto capire il rapinatore dovrebbe essere giovane (sui 25-30 anni) dal fisico asciutto e molto tranquillo. Probabilmente si tratta di uno straniero o almeno così ha fatto pensare con le poche parole che ha pronunciato. Difficile per il barista (l’unico che lo ha visto abbastanza bene) tracciare un identikit certo visto che fra cappuccio e sciarpa ben poco del viso restava visibile. Quanto ai clienti, da loro è veramente minimo l’aiuto che può arrivare visto che erano di spalle. Sono state analizzate anche le riprese del servizio di videosorveglianza interno ma le immagini non appaiono molto utili. Immediatamente sono iniziate delle ricerche nelle zone attorno a via Perini, ricerche che non hanno avuto esito positivo. Le indagini continuano.

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