Piscine, centri sportivi e scuole guida: da lunedì c’è il via libera alla riapertura
In giunta provinciale disco verde alle riaperture e dal 15 giugno si potrà andare nei cinema e nei teatri. Pronte le procedure per accedere ai contributi a fondo perduto ma intanto si apre un nuovo contenzioso con Roma su come velocizzare le opere
TRENTO. Oramai si fa più presto a dire che cosa non si può fare. Ieri la giunta provinciale ha aggiunto un altro tassello al ritorno alla normalità dopo la quarantena di 75 giorni: aperture che coincidono con un contagio stabilmente basso e con l’arrivo della bella stagione. Il governatore Maurizio Fugatti, pur raccomandando di non abbassare la guardia nel contrasto al Covid, ha deciso di «consentire da lunedì il via libera a piscine, palestre, attività nei centri e nei circoli sportivi (pubblici e privati) e scuole guida. Dal 15 giugno riapriranno anche le attività di spettacoli aperti al pubblico (sale teatro, da concerto, cinema) e altri spazi, anche all’aperto». Per ora dunque resta il solo disco rosso per gli spazi wellness, le spa, dove mantenere distanze e condizioni di non contatto, appare oggettivamente complicato.
In un’estate che si preannuncia diversa sul piano dell’offerta il turismo dovrà essere per forza di cose calibrato sulle nuove esigenze: «Con questa delibera abbiamo dato il via libera ai parchi avventura, alle attività del mondo acqua, alle esperienze fluviali, all'accompagnamento in montagna e a tutte le diverse attività del mondo outdoor. Si potranno utilizzare anche le piscine degli alberghi: in arrivo specifici protocolli di sicurezza» ha specificato l’assessore al turismo Roberto Failoni. Ieri sera si stava discutendo con il governo anche su quando ci sarà la possibilità per la gente di spostarsi al di fuori della propria regione. Il ministro della salute Roberto Speranza vorrebbe aprire in modo differenziato, consentendo solo la mobilità tra territori con lo stesso indice di contagio: governatori tutt’altro che convinti e ieri sera era confermata la scadenza del 3 giugno per poter viaggiare liberamente per l’Italia.
11 giugno via richiesta fondi
In giunta provinciale la fase 2 del post Covid è anche incentrata sulla partita di un’economia da rilanciare e sui rapporti con Roma che Fugatti si sforza di mantenere, parole sue, sul piano “dell’educazione istituzionale” ma che scricchiolano ogni giorno di più. Per quanto riguarda gli aiuti a fondo perduto alle aziende in crisi, di cui abbiamo più volte riferito, ieri l’assessore Achille Spinelli ha aggiunto una notizia in più: «Gli aiuti si potranno richiedere a partire dall’11 giugno, sono i tempi che ci servono per mettere a punto un sistema informatico agile ed efficiente. Non sarà un “click-day” ed io fondi ci sono. Quindi chiediamo solo ancora un po’ di pazienza».
Legge appalti impugnata
Si diceva di un termometro che sale di temperatura nei rapporti tra Roma ed il governo. Al braccio di ferro sulle risorse per il affrontare il post Covidi si è aggiunta l’impugnativa del governo alla recente legge della Provincia per velocizzare gli appalti: «Un atto contraddittorio rispetto alle enunciazioni del premier Giuseppe Conte in tema di sussidiarietà e di flessibilità riguardo gli appalti. La Provincia resisterà in giudizio, considerata l'urgenza di sostenere l'economia. In un momento in cui bisogna accelerare sul fronte degli appalti, è paradossale che il governo assuma posizioni contrarie per il semplice fatto che a farlo non è lo stesso esecutivo nazionale, bensì una Provincia autonoma» osserva Fugatti che ha deciso di resistere di fronte alla Corte costituzionale. Gli articoli non sarebbero compatibili, secondo il governo, con le regole comunitarie per la libera concorrenza, mentre gli uffici provinciali si dicono tranquilli. I rapporti tra Stato ed Autonomie tranquilli non lo sono.