Piscina, tribuna pericolosa per i bambini

Da due anni si attende un intervento per metterla in sicurezza. Ora arriva una interrogazione del Patt a sollecitare i lavori


di Roberto Gerola


PERGINE. Parapetti delle tribune pericolosi alla piscina comunale. Il problema non è nuovo, ma si trascina dal dicembre di due anni fa con una prima richiesta d’intervento da parte del capogruppo del Patt, Giancarlo Conci. Ne era seguita una seconda, sostanzialmente un anno dopo (era l’ottobre del 2011), e infine una terza, con la richiesta avanzata sempre dal Patt nel luglio scorso. Anche perché, veniva sottolineato e ricordato, che il regolamento edilizio recita «i parapetti devono essere inattraversabili da una sfera di 10 cm di diametro». Una situazione per nulla rispettata sulle tribune della piscina che preoccupa non pochi genitori in quanto, visti i varchi esistenti possono infilarsi agevolmente tra gli elementi del parapetto (tubolari in metallo) e cadere da un’altezza superiore ai tre metri. Parapetti che a stento rappresentano una qualche sicurezza per gli adulti. In particolare, questi manufatti sono prospicienti la vasca principale, e quindi sono a servizio di molti spettatori o semplicemente genitori in attesa che finisca l’ora dei figli. In sostanza, nell’interrogazione viene chiesto quando inizieranno i lavori di messa in sicurezza della tribuna e che tipo di intervento è previsto.

C’è da aggiungere che il documento inviato in questi giorni in municipio è stato firmato anche dai consiglieri comunali della “Civica”, in quanto interessati da Giancarlo Conci (Patt) che ha voluto condividere con loro l’argomento “piscina” che appunto questi ultimi avevano trattato più volte in sede consiliare. «Tra l’altro - aggiunge Conci - nell’illustrare il problema dei parapetti, si sarebbe potuto intervenire provvisoriamente con mezze semplici, per esempio con una rete metallica in attesa di dare una risposta definitiva. Aggiungo che ben difficilmente un’assicurazione coprirebbe la responsabilità dell’amministrazione comunale se dovesse succedere un incidente vista l’anomalia del dispositivo di sicurezza».

Ieri, abbiamo interessato anche Filippo Meneghello, titolare della “Gilù srl” che gestisce l’impianto. Fermo restando che l’intervento è di competenza dell’amministrazione comunale, Meneghello ha fatto sapere che una squadra di tecnici era all’opera per rilevare le misure ancora qualche mese fa. Il parapetto è comunque quello di oltre 25 anni fa: tubolari in metallo senza alcuna protezione.

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