Pirubi, Pacher zittisce la Serenissima
L'assessore al presidente Schneck: «Sul Trentino decidiamo noi»
TRENTO. Non si erano mai visti ma gli è bastato un attimo per non piacersi. Ieri infatti è stata la volta del primo incontro faccia a faccia tra l'assessore ai trasporti Pacher e il presidente della provincia di Vicenza nonché presidente dell'autostrada Serenissima Attilio Schneck. In discussione il prolungamento della Valdastico e, in generale, la mobilità nella parte orientale del Trentino. Questi i temi di un incontro organizzato da Claudio Eccher della Civica Divina che, iniziato con i convenevoli di rito, si è concluso con una contrapposizione totale sugli argomenti in ballo. Da un lato il veneto Schneck, favorevole innanzitutto al prolungamento della Valdastico con un tunnel di 13 chilometri che sbucherebbe in una porzione di territorio trentino verosimilmente delimitato tra gli attuali caselli di Rovereto Sud e Trento Sud. E contrarissimo a quella lunga bretella che partendo da Castelfranco Veneto dovrebbe passare da Bassano del Grappa per poi immettersi in una nuova galleria e sbucare all'altezza di Cismon del Grappa, a un passo dai confini trentini della statale della Valsugana. Di tutt'altro avviso Pacher: «Non mi pare che Zaia la pensi così sulla bretella. La farete e noi siamo disposti a quel punto ad adeguare l'attuale strada statale 47». Vale a dire, portare l'intero tracciato della Valsugana a 4 corsie, spostando anche il tragitto laddove questo risulti inadeguato o pericoloso. «Con l'assessore veneto Chisso stiamo discutendo per una visione d'insieme. E in questo ha un ruolo importante la ferrovia, anche per le merci, come in Svizzera». In altri termini: «Ci mettiamo 50 milioni di euro per elettrizzare e raddoppiare la tratta fino a Primolano». La grande esclusa dal disegno di Pacher è, a questo punto però, proprio la PiRuBi-Nord: «Non servono due strade praticamente uguali a 30 chilometri di distanza. E sia ben chiaro, non si fa un' autostrada in provincia di Trento se noi non la vogliamo». E pensare che Schneck, braccia ormai conserte e sguardo nervoso, aveva appena finito di dire che «la Valdastico è inserita nella legge obiettivo e quindi potrà andare avanti», mentre poco prima aveva mostrato tutto il suo scetticismo verso la possibilità dei treni di portare merci, annuendo vistosamente alle parole critiche del presidente degli artigiani trentini Roberto De Laurentis. In mezzo sta il senatore Sergio Divina: «"Super Valsugana", ferrovia e Valdastico sono necessarie e fra loro compatibili. Il fatto è che i politici provinciali sono ex comunisti che propongono una visione ideologica, talebana e un po' protezionistica». Al di là delle polemiche interne, poi, il progetto della A31 sembra assumere un peso all'interno di trame nazionali: «Serenissima ha bisogno del progetto definitivo della PiRuBi per ottenere il rinnovo della concessione autostradale», afferma a mezza voce proprio Schneck. «Mi risulta che anche A22 abbia problemi molto simili».
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