a processo 

Pioggia di lettere diffamatorie nella buca delle lettere

TRENTO. Finisce a processo la vicenda che vede coinvolti un libero professionista di Trento e un imprenditore trentino tra i quali non corre buon sangue. L’imprenditore, presunta parte offesa,...



TRENTO. Finisce a processo la vicenda che vede coinvolti un libero professionista di Trento e un imprenditore trentino tra i quali non corre buon sangue. L’imprenditore, presunta parte offesa, avrebbe subito gravi danni alla propria immagine e, di conseguenza, anche alla propria attività professionale a causa di una pioggia di missive infamanti. Queste sarebbero state recapitate nelle cassette delle lettere non solo dei suoi vicini di casa, ma inviate anche a professionisti con i quali l’imprenditore aveva dei rapporti di lavoro. Singolari le circostanze che avrebbero portato ad un vero e proprio attacco personale studiato a tavolino dal libero professionista. Accade che, secondo la parte lesa, ovvero l’imprenditore, il libero professionista abbia recapitato nelle cassette dei condomini del suo antagonista copia di una sentenza che lo riguardava. Il tutto arricchito anche da copie di articoli di giornali che quella vicenda l’avevano raccontata. Il danno di immagine e di reputazione ai danni dell’imprenditore sarebbe poi stato perpetrato anche in un altro modo. Sentenza ed articoli di giornale sarebbero stati inviati anche, non solo a mezzo missiva, ad altri professionisti con i quali l’imprenditore trentino era costantemente in contatto per motivi di lavoro.

L’imprenditore si sentirebbe protagonista dunque di una vera e propria campagna diffamatoria, con l’unico obiettivo di distruggere non solo la sua vita personale ma anche la sua attività professionale. L’attività posta in essere dal libero professionista sarebbe stata, secondo la parte offesa, articolata e complessa, oltre che prolungata nel tempo.













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