TRENTO

Piano antismog da domani scattano tutti i divieti a Trento

Scatta domani il piano antismog del Comune di Trento e le limitazioni che sono state previste saranno in vigore fino al prossimo 31 marzo



TRENTO. Scatta domani il piano antismog del Comune di Trento e le limitazioni che sono state previste saranno in vigore fino al prossimo 31 marzo. Originariamente il piano sarebbe dovuto entrare in vigore con il primo novembre ma è stato fatto slittare perché il personale addetto al posizionamento dell'apposita segnaletica – obbligatoria per legge - è stato nei giorni scorsi impegnato nella gestione delle numerose criticità causate dall'emergenza maltempo.

Tornando alle limitazioni queste «consistono nel vietare - si legge nell’ordinanza - la circolazione di tutti i veicoli Euro 0, i veicoli diesel Euro 1 e Euro 2 e i motocicli e ciclomotori a due tempi Euro 1 tutti i giorni feriali dal lunedì al venerdì, dalle 7 alle 10 e dalle 16 alle 19».

Tanti i veicoli esclusi dal divieto, dalle ambulanze a quelli adibiti al trasporto dei prodotti farmaceutici, da quelli per lo smaltimento rifiuti alle auto delle forze dell’ordine. Oltre alle limitazioni che riguardano la circolazione stradale, il Comune ha vietato di bruciare all’aperto i residui vegetali (come sterpaglie e residui di potatura). Nell'ambito degli interventi da attuare per il contenimento dell'inquinamento dell'aria urbana, « anche il rispetto delle temperature massime negli edifici di proprietà pubblica oltre che la sensibilizzazione dei cittadini al rispetto delle temperature massime degli edifici privati».

L’ordinanza invita la popolazione ad usare il meno possibile l’automobile e a privilegiare l’uso del mezzo pubblico ed il car-pooling, nonché gli spostamenti in bicicletta ed a piedi. Invita anche a gestire gli impianti di riscaldamento con temperature degli ambienti non superiori ai 20 gradi «utilizzando solo combustibili previsti dalla legge, e gestendo gli impianti di riscaldamento degli altri edifici in modo da limitare al minimo indispensabile gli orari di accensione e la temperatura degli ambienti, a gestire correttamente gli impianti a biomassa utilizzando legna secca e non trattata e mantenendo in efficienza gli impianti».













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