Pergine, casa di riposo per autosufficienti
La realizzerà la Santo Spirito in un edificio di proprietà del Comune in via Pive
PERGINE. La palazzina di via Pive, già sede degli uffici dell'Apsp S. Spirito ed oggi adibita a scuola dei corsi del Centro educazioni adulti (Eda), situata all'entrata del complesso per anziani, è destinata a diventare una casa di riposo in grado di accogliere ospiti autosufficienti paganti ora presenti nell'attiguo edificio. Un'operazione congiunta Apsp, Cooperazione reciproca Pergine e Comune, che stanno lavorando per questa soluzione.
Nella recente seduta di giunta si è parlato di questo progetto che interessa un edificio di proprietà comunale accostato alla parte nord di palazzo Montel, che fino ad un paio di anni fa era la sede degli uffici dell'Azienda per i servizi agli anziani, e che da poche settimane ospita i corsi per adulti. Il progetto dei responsabili della S. Spirito, sul quale hanno ragionato da mesi, è quello di acquisire dal Comune la palazzina e di trasferirvi gli 8 ospiti autosufficienti e paganti accolti nella vicina struttura, liberando così gli spazi per altri possibili ospiti non autosufficienti.
La giunta comunale ha espresso parere favorevole alla vendita della palazzina e anche ad altre soluzioni, come la cessione in affitto pluriennale. La conferma della disponibilità è venuta ieri anche dal sindaco di Pergine Silvano Corradi, per un progetto che definito «bello e veramente ideale», sottolineando che è destinato a migliorare le condizioni di vita di quei perginesi in situazioni di necessità.
Da parte dei vertici dell'Apsp sono stati già fatti dei sondaggi per verificare le possibilità di finanziarne l'acquisto, di cui non c'è ancora una valutazione, ma per l'operazione si sarebbe espressa positivamente per una parte della spesa Cooperazione reciproca, cercando poi per il rimanente l'aiuto della Provincia. L'intervento alla palazzina comprenderebbe anche la spesa per il progetto di ristrutturazione dell'edificio, per il quale è già pronto un preliminare del costo di circa 600.000 euro. Ad operazione compiuta la S. Spirito acquisirebbe un edificio che è già compreso nell'area della "cittadella dell'anziano", creando le premesse per poter ampliare anche il servizio per gli ospiti che al momento sono ancora autosufficienti, magari da 8 a 12 e forse anche più, considerando che in un futuro nemmeno troppo lontano avrebbero titolo per diventare ospiti effettivi ed assistiti della vicina struttura.