Perde tutto alle slot e tenta il suicidio
Cinquantenne salvato da una ragazza nel parcheggio sopra al Campel. Aveva speso anche il denaro per le bollette
TRENTO. Lo ha salvato una ragazza che stava facendo jogging. Quando è arrivata nel parcheggio sopra al rifugio Campel a Villamontagna e ha visto quella macchina, ha capito subito che c’era qualcosa di strano. E ha dato l’allarme. La sua chiamata ha letteralmente salvato la vita ad un cinquantenne che era nell’auto. E che aveva deciso di togliersi la vita avvelenandosi con il gas di scarico. Per fortuna non è riuscito a portare fino in fondo il suo intento e ora è ricoverato in ospedale.
Tutto questo è successo lunedì sera. L’intervento si è giocato sul filo dei minuti tanto che la centrale del 118 ha richiesto anche l’intervento dell’elisoccorso. Un gesto estremo che, a quanto pare, ha una causa ben definita ed è la dipendenza dal gioco. Dai Gratta e vinci ai videopoker, tutto quello che aveva a che fare con la fortuna e con la (remota) possibilità i guadagnare del denaro, attraeva l’uomo. Non era in divertimento sano, non era un tentare la fortuna ogni tanto giusto per vedere se la dea bendata guarda in giù.
No, era diventato qualcosa di più profondo. E di malato. Era un non riuscirsi a contenere, quasi una necessità. E intanto i soldi se ne andavano, giorno dopo giorno. Una situazione che preoccupava anche la compagna dell’uomo che aveva cercato più volte di intervenire. Ma la tentazione per l’azzardo era troppo forte. E si arriva così a lunedì quando la donna dà all’uomo i soldi necessari per pagare varie bollette, dalla luce al gas. I tutto 200 euro. Ma lui non va alla Posta, ma a giocarseli. Si rene conto che ha fatto una cosa sbagliata, forse soffre perché sa i aver tradito la fiducia di una persona che gli è sempre stata la suo fianco. E decide di farla finita. Prende un tubo che collega al tubo di scappamento e si prepara ad lasciarsi morire. Per fortuna passa la ragazza che lancia l’allarme. E gli salva la vita.
Per avere un’idea della tendenza ai giochi dei trentini, basta dare un’occhiata ai numeri del Centro ricerca e tutela dei consumatori utenti. Astronomica la cifra totale della spesa dei trentini nel 2011 che è di 666 milioni di euro per giochi d'azzardo. E vengono conteggiati solo quelli spesi nei giochi legali. Ma si va peggiorando. Solo nel gennaio 2012 la spesa è stata di 74 milioni di euro La cifra corrisponde a ben 1.270 euro pro capite, contando neonati e ultranovantenni. Sui videopoker ricade la maggior parte delle giocate, circa il 67%. Con l'aumentare delle giocate aumenta anche il rischio di una vera e propria dipendenza.
«In molti sottovalutano la situazione - spiega il centro - credendo di avere sotto controllo il proprio comportamento verso il gioco d'azzardo. Le conseguenze finanziarie ed economiche del fenomeno sono notevoli e altrettanto preoccupanti. La spesa per gioco d'azzardo, per ciascun componente della famiglia, è superiore a quella che viene destinata all'abbigliamento e a combustibili ed energia elettrica .
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