Per la «Casa del Medico» mancano 500 mila euro

Grigno, il consiglio comunale approva il progetto esecutivo del secondo lotto dei lavori di ristrutturazione per poter accedere al contributo provinciale


di Marika Caumo


GRIGNO. Un consiglio comunale convocato d'urgenza la scorsa sera, per autorizzare il progetto preliminare relativo al secondo lotto dei lavori di completamento e risanamento della cosiddetta "Casa del Medico", in centro storico, di fronte alla vecchia chiesa. Un progetto, a firma dell'architetto Massimo Furlan di Castelnuovo, che risale ancora al 2010. Praticamente, non essendoci fondi sufficienti a disposizione, la Provincia aveva diviso in due i lotti e quindi il contributo per la “Casa del Medico”. Un contributo chiesto sull'urbanistica, per recuperare edifici storici di un certo valore.

«Il primo lotto è quasi terminato, mentre la domanda per il completamento del secondo lotto è stata presentata nel 2010 ed è attualmente in corso- spiega il sindaco Leopoldo Fogarotto -. Ora la Provincia ha chiesto il provvedimento autorizzativo dell'organo competente, che da nostro statuto è il consiglio comunale. Consiglio che deve autorizzare il progetto entro 5 giorni dalla richiesta, pena la decadenza del contributo». In sostanza non c'era tempo per aspettare il prossimo consiglio, previsto tra una decina di giorni. La speranza ora è che la pratica vada avanti e che arrivino i contributi.

Il primo lotto di lavori alla "Casa del Medico", chiamata così perché era appunto la residenza del dottore e ospitava gli ambulatori, prevedeva la sistemazione esterna della struttura e il risanamento degli interni del seminterrato e del primo piano per un costo totale di 1.445.000 euro. I finanziamenti sono arrivati nel 2008 ed i lavori, affidati alla Ices Costruzioni srl di Spormaggiore, sono in fase avanzata. «Mancano le opere di finitura e completamento, per marzo saranno terminate», precisa Fogarotto. Nel contempo nel 2010 la presentazione della richiesta di contributo per completare l'opera con un secondo lotto da 535mila euro, che prevede il risanamento degli interni di secondo piano e sottotetto.

Per quanto riguarda la destinazione dell'edificio, a piano terra troverà posto la farmacia (ora a fianco del municipio) ed è previsto un locale per attività commerciale («Quattro anni fa, quando abbiamo cominciato, c'era l'esigenza. Ora vedremo se ci sarà richiesta, non c'è più molta gente che apre partite Iva in questo particolare momento», spiega Fogarotto in merito). Al primo piano invece saranno ospitati gli ambulatori medici. Per quanto riguarda gli ultimi due, infine, nel progetto iniziale era prevista una sala riunioni nel sottotetto, ma recentemente la vicina Cassa Rurale ha messo a disposizione la sua, quindi l'esigenza non c'è più. «La destinazione degli ultimi piani, finanziamenti permettendo, andrà ripensata in base ai nuovi bisogni», conclude il sindaco.

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