Per l’orsa Kj2 una «tregua» per il letargo
L’ordinanza di cattura resta in vigore ma durante l’inverno la squadra dei forestali si fermerà. I cuccioli sono ancora con lei
TRENTO. Con l’arrivo dell’inverno ci sarà una «tregua» per l’orsa Kj2, autrice dell’aggressione di Cadine ai danni di Wladimir Molinari, ferito mentre correva nel bosco lungo una strada forestale: l’orsa infatti - secondo quanto appurato dai forestali - sarebbe ancora con i piccoli e se si fermerà per il letargo si fermeranno pure i forestali che riprenderanno le ricerche in primavera. Questo avverrà probabilmente a novembre, che è il periodo in cui solitamente gli orsi si ritirano nella tana per rimanervi fino a marzo. Anche se in realtà ci possono essere eccezioni, come dimostrano nelle stagioni scorse i ritrovamenti di tracce di orso sulla neve oppure - in maniera più clamorosa - le passeggiate dell’orsa Jurka, assieme ai piccoli, sulle piste da sci di Campiglio durante le vacanze di Natale nel gennaio 2007. Questo non significa che le ricerche siano ora sospese e che l’ordinanza firmata l’estate scorsa dal governatore Rossi dopo gli attacchi di Zambana e Cadine non sia più in vigore, come spiega Claudio Groff del servizio foreste e fauna: «Attualmente i forestali continuano ad occuparsi del caso, ma è evidente che l’inverno richiederà una sospensione delle attività».
La posizione dell’orsa è (più o meno) nota ai forestali e la presenza dei cuccioli è stata accertata in più situazioni. I piccoli dovrebbero prendere la loro strada (in completa autonomia) nelle prime settimane dopo il letargo. E l’orsa potrà essere catturata (o anche abbattuta, come prevede l’ordinanza provinciale) quando riprenderà l’attività dopo l’uscita dalla tana.
Secondo il servizio provinciale foreste e fauna i danni rilevati quest’anno dagli orsi sarebbero inferiori del 40 per cento rispetto all’anno scorso, anche grazie all’assenza (o alla minore incidenza) di esemplari particolarmente esuberanti come Daniza, M6 e M4. Insomma è stata un’estate tranquilla, nonostante l’inizio terribile, in particolare per le aggressioni di Zambana e Cadine tra fine maggio e inizio giugno. Proprio in quel periodo si erano moltiplicate le segnalazioni di avvistamenti: «Probabilmente per una maggiore (e comprensibile) attenzione agli orsi» spiega ancora Claudio Groff. «Ma abbiamo anche ricevuto molte segnalazioni prive di riscontri, come è avvenuto ad esempio nel Trentino orientale dove non abbiamo trovato nessuna conferma, frutto probabilmente dell’allarme che si è creato tra i cittadini dopo le due aggressioni».
Quanto all’estate che si è chiusa con limitati episodi di danneggiamento i forestali spiegano che si tratta di una stagione tutto sommato normale, se analizzata in un periodo più ampio: «Può dipendere anche dall’abbondanza di faggiola (è il frutto del faggio) e di sorbo». (a.s.)