Per i roveretani all’estero l’Imu sarà più leggera
In consiglio comunale passa all’unanimità l’emendamento del Verde Previdi Votato pure il regolamento. L’assessore Bertolini: «Nel 2013 possibili variazioni»
ROVERETO. Il consiglio comunale ha adottato il nuovo regolamento per l’imposta municipale propria (Imu), la vecchia e cara Ici. Per il pagamento della seconda e terza rata del 2012 le aliquote non subiranno alcuna variazione, sono state mantenute ferme anche quelle sui fabbricati urbani e i terreni edificabili (7,60 invece di 7,83 come suggerito dalla Provincia). Ma dal prossimo anno, visto anche l’effettivo introito per le casse comunali del 2012, come ha assicurato lo stesso assessore Bertolini in aula, qualche variazione potrebbe già essere adottata. Martedì sera, in consiglio comunale, era stata invitata anche Marisa Prezzi, dirigente dell’ufficio amministrazione, chiamata in causa Uno degli emendamenti più importanti che sarà recepito (dopo una serie di limature in aula) è quello del capogruppo di Verdi, Mauro Previdi, il quale chiedeva all’amministrazione di modificare la classificazione dell’abitazione dei roveretani che lavorano all’estero tutto l’anno, da seconda a prima casa. «Rappresenta un notevole passo avanti, un segnale importante per la città, una vittoria personale per aver fatto passare l’emendamento», spiega Previdi. Un emendamento che ha aperto una «discussione costruttiva» e raccolto l’approvazione anche di una parte della maggioranza, segno che «siamo gente aperta all’alterità, che in politica rappresenta un valore aggiunto», ha precisato un soddisfatto Previdi in aula.
Soddisfatto anche l’assessore al bilancio Bertolini: «Ho apprezzato il clima della discussione e le proposte che sono state vagliate dalla commissione bilancio, per il 2012 non toccheremo le aliquote, mentre potremo apporre dei correttivi sui limiti già nel 2013».
La dirigente dell’ufficio amministrativo, Marisa Prezzi, ha risposto puntualmente alle domande di chiarimento sul ruolo che giocherà la giunta nel determinare il valore delle aree fabbricabili («un depauperamento del ruolo del consiglio comunale» è stato bollato dalle opposizioni). Nel testo finale del regolamento, si legge che «al fine di orientare l’attività di controllo dell’ufficio, la giunta comunale, previo parere obbligatorio, non vincolante, della commissione consigliare competente, determina periodicamente, per zone omogenee, i valori medi delle aree fabbricabili». In caso di discrepanze scatteranno i controlli sul rogito.
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