Pensioni d'oro, indagato il consulente della Regione

Il professor Ottaviani sotto inchiesta per concorso in falso in bilancio. Moltrer: «Non lo sapevo, ma non cambia nulla»



TRENTO. Un fulmine a ciel sereno, ma che non cambia nulla rispetto ai programmi del consiglio regionale. Il professor Riccardo Ottaviani, consulente scelto dal presidente del consiglio regionale Diego Moltrer, risulta indagato per concorso in falso in bilancio nel processo Fonsai. Ottaviani, uno dei revisori dei conti di Salvatore Ligresti, l’imprenditore arrestato a luglio dello scorso anno. Gli inquirenti ipotizzano che i revisori abbiano concorso alla falsificazione del bilancio del 2010, certificandone rispettivamente sia la correttezza delle poste sia la congruità delle riserve. Con l’aggravante di aver recato, a non meno di 12mila risparmiatori, un danno di 251 milioni di euro. Spiazzato dalla notizia, Moltrer ammette: «Non ero al corrente dell’indagine, ma non mi pare il caso di strumentalizzare la notizia. Riccardo Ottaviani è e rimane il nostro consulente. Il fatto che sia indagato non significa che sia accusato. Ad ogni modo, sfido chiunque abbia occupato cariche istituzionali di un certo rilievo a non aver mai ricevuto avvisi di garanzia».

Va pure chiarito che l’indagine riguarda fatti del tutto estranei all’incarico affidato al professore dal consiglio regionale del Trentino Alto Adige. Se pure si trattasse di un “infortunio sul lavoro” per il professor Ottaviani, presidente dell’Istituto italiano degli Attuari, il suo personale destino giudiziario non cambia una virgola, né nella sostanza né nella tempistica del nuovo disegno di legge regionale sui “vitalizi d’oro”. Parola di Diego Moltrer: «Per me non cambia nulla, per quanto riguarda la consulenza che abbiamo richiesto al professor Ottaviani. Anzi, oggi sarò a Roma a ritirare dalle sue mani il suo parere tecnico, come riceverò quello del presidente emerito della Corte Costituzionale Franco Gallo. Su questa base vedremo di arrivare alla definizione della nuova legge, nei tempi previsti». Quindi forse già per il 22 maggio la bozza della nuova legge potrebbe vedere l’alba.













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