Pensionato muore travolto dal trattore
Celestino Bortolamedi, 77 anni, ha perso la vita a pochi passi dalla sua abitazione sotto gli occhi della moglie
PERGINE. Schiacciato dal proprio trattore è morto sul colpo. Si tratta di Celestino Bortolamedi, 77 anni, di Roncogno, l’abitato all’estremo nord del conoide della Marzola, a pochi chilometri da Pergine. È avvenuto tutto nel giro di pochi minuti davanti agli occhi della moglie Fernanda Bocher, nelle vicinanze della casa dove abitava insieme alle famiglie degli altri suoi tre fratelli.
Celestino Bortolamedi era in uno spiazzo vicino a casa intento a spaccare legna usando il proprio trattore come motore collegato allo spaccalegna. Un attrezzo con il ripiano basso e un pistone che, collegato al trattore, è in grado di spezzare i ciocchi senza far fatica. Un lavoro eseguito chissà quante volte, ma che ieri gli è stato fatale. C’è solo la necessità di tener avviato il motore in folle. Ma qualcosa deve essere andato storto. Il pensionato stava armeggiando sui comandi del trattore, quando, probabilmente, ha urtato la leva della marcia e involontariamente l’ha ingranata mettendo in movimento il trattore. L’uomo vi è rimasto impigliato forse nel tentativo di fermarlo ed è stato travolto.
La dinamica sembra sia stata questa, anche se si sta tentando di ricostruirla esattamente nei dettagli. I rilievi sono stati effettuati da una pattuglia della polizia locale di Pergine.
L’unica testimone è appunto la moglie Fernanda. L’allarme è stato immediato e altri familiari sono accorsi. È stata chiamata l’ambulanza. Ma per Celestino Bortolamedi non c’era più nulla da fare.
La comunità di Roncogno, oltre 350 abitanti, si è subito stretta attorno ai figli e alla moglie.
Celestino era il sagrestano della vicina chiesa dedicata a Sant’Anna. E anche il parroco don Gimmi Pinamonti è accorso a unirsi al dolore dei familiari. La tragica fine del pensionato si è sparsa in paese nel giro di pochi minuti suscitando incredulità, stupore, dolore. La famiglia dei tre fratelli (oltre a Celestino, ci sono Vittorio ed Elio) è particolarmente conosciuto e stimata in paese. C’era anche un quarto fratello, Giuseppe, scomparso qualche anno fa. E per tutti, è il caso proprio di dire, casa, chiesa e lavoro. Tutti e tre, infatti, hanno avuto sempre un ruolo importante e particolarmente attivo nell’ambito parrocchiale, ma non solo. Anche negli enti agricoli e cooperativi, sono sempre stati figure di spicco e nelle piccole comunità, si sa che questi incarichi vengono conferiti a persone che godono della stima di tutti. Ed era proprio questo il caso Celestino, e dei suoi fratelli. Vittorio è stato per anni a capo del Cmf Roncogno, Elio invece era a capo della Famiglia cooperativa. Celestino aveva invece la parte parrocchiale.
Sagrestano, animatore, partecipe di iniziative, era benvoluto da tutti. Tra l’altro si occupava degli anziani partecipando alle attività, mettendoci del proprio come dirigente dell’Auser Pergine. Ma esplicava la propria attività anche nella parrocchia di Pergine, attivandosi alla Caritas. E per questo suo impegno costante nel tempo gli era stato anche consegnato un riconoscimento. Tra i suoi ultimi incarichi anche quello di vicepresidente dell’Agro Irriguo Perginese presieduto da Luigino Laner. Il suo consiglio, la sua parola era ascoltata da tutti proprio perché pacato, comprensivo, sempre pronto ad aiutare gli aiutare. Certamente, con il passare degli anni, aveva un po’ ridotto la propria attività.
Ieri sera, parole di conforto alla famiglia e ai fratelli con le rispettive famiglie sono stati pronunciate dal don Gimmi. Poi, la comunità si è ritrovata in chiesa per recitare il Rosario. Oggi si saprà la data del rito funebre.
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