Pd, vince Nicoletti ma la sorpresa è Filippi

Alle primarie il segretario conquista 3633 voti, la giovane renziana supera la deputata uscente Laura Froner e ottiene un posto sicuro. Quarto Sester


di Chiara Bert


TRENTO. È Michele Nicoletti il vincitore delle primarie del Pd per i parlamentari, ma la vera sorpresa uscita ieri dalle urne è il successo della «renziana» Elisa Filippi, 30 anni, roveretana, che supera la deputata uscente Laura Froner di 262 voti e stacca così un biglietto pressochè sicuro per la Camera.

Il segretario provinciale del Pd si è nettamente imposto conquistando 3633 voti. Dietro di lui Elisa Filippi con 2632 preferenze, seguita da Laura Froner con 2370 e infine dall’altro candidato renziano, l’ex margheritino Piergiorgio Sester, con 897.

Un risultato che lancia Nicoletti alla guida della lista del Pd alla Camera, anche se resta da sciogliere il nodo relativo alla candidatura dell’onorevole uscente Gianclaudio Bressa, bellunese ma altoatesino di adozione, il tessitore dell’accordo con la Svp. La segreteria nazionale deciderà la prossima settimana e con tutta probabilità Bressa rientrerà nella quota a disposizione del segretario Bersani e sarà testa di lista, resta ancora da capire se davanti o dietro a Nicoletti.

Al terzo posto - sempre in virtù dell’alternanza Trento-Bolzano - ci sarà Elisa Filippi, mentre il quarto sarà di Luisa Gnecchi, la deputata uscente risultata vincitrice alle primarie altoatesine. Per Froner solo il quinto posto, ovvero un addio quasi sicuro al seggio in parlamento. Con la lista bloccata (la legge elettorale non prevede la possibilità per gli elettori di esprimere preferenze), sono infatti solo i primi tre - ovvero Nicoletti, Bressa e Filippi - i candidati che possono contare su un’elezione pressochè sicura, in base al risultato delle ultime elezioni del 2008, quando il Pd in regione riuscì a far eleggere tre deputati (Froner, Bressa e Gnecchi).

Soddisfatto Michele Nicoletti: «Ringrazio tutti quelli che mi hanno dato fiducia, in quanto segretario è un voto non solo personale ma con una valenza politica, lo interpreto dato a tutto il partito e al modo in cui l’abbiamo guidato insieme in questi anni». Quanto agli altri candidati, Nicoletti si dice dispiaciuto per Laura Froner «che ha lavorato bene in parlamento», « mi auguro - aggiunge - che nella composizione della lista le sia riconosciuto un ruolo». E sul successo di Elisa Filippi «c’è un voto di opinione - osserva Nicoletti - che nelle primarie pesa, ha premiato i giovani e le donne ed è stato un voto di cambiamento». Elisa Filippi si gode il suo successo: «Ho sempre avuto delle belle sensazioni fin dal nostro tour delle primarie per Renzi. Credo che il risultato di oggi vada a favore del Pd, rafforzando la sintesi. Certo c’è anche un voto per il rinnovamento e il dato anagrafico ha avuto un peso, non lo nego, ma oltre all’età penso che gli elettori votino anche le competenze». Accetta il risultato con sportività Laura Froner: «Dimostra che la competizione era vera e che è stata soprattutto una competizione tra donne. Ha prevalso un voto che premia il rinnovamento più dell’esperienza. Presentarsi come politici in questo momento non è il massimo e non paga. Ne prendo atto con serenità, per fortuna ho un lavoro e un percorso professionale dove poter spendere le mie competenze».













Scuola & Ricerca

In primo piano