Pazza idea: l’Ikea all’ex Sloi
L’assessore Stanchina: «Occasione per la città, ma attenzione alla qualità dell’occupazione»
TRENTO. Ikea e il recupero di un’area inquinata, che a Trento porta subito il pensiero alla Sloi. Roberto Stanchina, assessore alle attività economiche, la lancia quasi come provocazione, ma fino a un certo punto: «Potrebbe, e dico potrebbe, essere un’occasione per la città per sbloccare un’area dismessa - dice l’assessore - e potrebbe essere un motivo di vanto per un’azienda da sempre attenta all’ambiente».
Dopo l’abboccamento di 5-6 anni fa, quando emissari di Ikea vennero a sondare aree nel capoluogo, Trento torna ad accarezzare l’idea che il colosso svedese dei mobili a basso prezzo sbarchi in città, dopo l’abbandono del progetto di un centro commerciale nella vicina Verona.
«Naturalmente occorre capire se Ikea possa essere interessata - osserva Stanchina - e va ricordato che oggi la legge provinciale limita le superfici commerciali a 10 mila metri quadrati, quindi occorrerebbe modificarla. Sarebbe comunque un’occasione importante per Trento da gestire con attenzione, attraverso un’intesa tra Provincia, Comune e azienda, ponendosi anche il tema della qualità di occupazione che verrebbe portata».