Passi chiusi, nuovo ricorso al Tar
Impugnato il parere favorevole del Ministero delle Infrastrutture che sarebbe pieno di errori ed elementi illogici
TRENTO. Parte la battaglia legale contro la chiusura dei Passi Dolomitici. Il Comitato per la Salvaguardia dei Passi Dolomitici ha dato incarico al proprio legale di presentare un ricorso contro il parere favorevole del MIT alla chiusura della strada Statale 242.
Il Comitato ricostruisce anche dal punto di vista delle varie decisioni amministrative tutta la vicenda: «In data 28 aprile 2017 il Ministero Infrastrutture e Trasporti, a seguito richiesta presentata dalle Province di Bolzano e di Trento, esprimeva parere favorevole alla chiusura della strada statale 242 ai sensi del D. Lgs. 46/2016. A seguito di questo parere le due Province hanno deliberato la chiusura della strada, delibera contro la quale il Comitato ha fatto ricorso ai due Tar regionali».
Sono molte le critiche al parere, che conterrebbe anche una serie di imprecisioni: «Il Comitato è riuscito ad ottenere copia del parere ministeriale in tempo utile prima che scadessero i termini per il ricorso. Il parere ministeriale pare pieno di imprecisioni formali e sostanziali, è stato assunto senza che il commissario del Governo di Trento ne fosse informato e senza il parere della Regione Veneto, nonostante la SS 242 sia una strada statale con valenza sovra regionale». Non solo questo, ci sarebbero anche altri errori: «Il Ministero, nel formulare tale parere, avrebbe dovuto procedere a una istruttoria di tre fasi tesa a verificare l’idoneità del provvedimento, la sua necessità e la sua adeguatezza; inoltre, avrebbe dovuto offrire una congrua motivazione, aspetti che invece sono stati del tutto trascurati. L’istruttoria non è stata fatta e la motivazione del parere ministeriale è lacunosa, incompleta, illogica e contraddittoria. L’esame del provvedimento ha fatto emergere le sue carenze e i vizi di illegittimità, vizi che se confermati dai giudici renderebbero illegittime anche le ordinanze adottate dalla Provincia di Trento e Bolzano di chiusura del traffico. In tutto questa vicenda va evidenziata l’estrema difficoltà incontrata dal Comitato per la salvaguardia dei Passi Dolomitici ad ottenere copia dei provvedimenti assunti, provvedimenti che dovrebbero essere pubblici e facilmente accessibili ai cittadini. Si è dovuti ricorrere al Respondabile della Trasparenza del Ministero delle Infrastrutture per ottenere quanto la legge esplicitamente richiede. Un sentito ringraziamento all’onorevole Riccardo Fraccaro del Movimento 5 Stelle che ci ha aiutato in questa battaglia per la trasparenza, legalità ed i diritti dei cittadini».