Parchi auto «ecologici» Il Comune dà l’esempio
Un veicolo su due è a metano o gpl e presto arriverà un carro funebre elettrico Trentino Trasporti punta sull’ibrido: al via un test sui consumi con l’Università
TRENTO. Autobus ibridi e a metano, pattuglie dei vigili urbani a gpl, persino un carro funebre elettrico. Sul fronte della mobilità sostenibile l’ente pubblico fa la sua parte, partendo dal proprio parco veicoli.
«Dai primi anni 2000 acquistiamo solo veicoli con combustibili alternativi, o gpl o a metano», afferma l’ingegner Giorgio Bailoni, dirigente del servizio gestione strade e parchi. «Devono essere presenti sul mercato, perché noi chiediamo che i mezzi siano prodotti dalla casa madre con queste caratteristiche, e non modificati, per una questione anche di efficienza e di equilibrio tra benzina e combustibile gassoso. Nel caso dei camion, ad esempio, il metano non c'è e dobbiamo accontentarci del gasolio. Però, dalla Panda alla macchina di pattuglia della polizia municipale, al furgone per la manutenzione della segnaletica, fino al Doblò degli elettricisti e idraulici, usano tutti combustibili ecologici».
Oggi un veicolo su due della flotta comunale è “ecologico”. E Palazzo Thun intende proseguire su questa strada: «Abbiamo appena fatto una gara per 24 Porter, i piccoli furgoni Piaggio a gpl: saranno consegnati in gennaio. Era una gara a punteggio che favoriva i combustibili ecologici. Anche questi mezzi quindi, che non acquistavamo da anni, saranno attenti all'ambiente e anche al portafoglio». Già, perché ecologico è bello, ma anche conveniente. Almeno sul lungo periodo. «Il combustibile ha un valore di acquisto inferiore alla benzina. La vita media di un mezzo dell'amministrazione si aggira dai 12 ai 16 anni quindi la spesa si riesce ad ammortizzare. Il mercato sempre di più offre questi mezzi a pari prezzo o quasi, anche in funzione della richiesta crescente del pubblico». Tra i prossimi arrivi cinque Panda e due Fiorini a metano, mentre la flotta della polizia locale si arricchirà presto di due nuove macchine a gpl di marca Skoda.
C’è poi l’elettrico, che è ancora una scommessa, perché l’autonomia è bassa e i prezzi alti. «Nei prossimi mesi introdurremo tre carri funebri a metano e uno elettrico», annuncia Bailoni. «Abbiamo anche una Citroen elettrica di diversi anni fa in uso ai messi comunali. Finora sono solo due: non è un problema gestirle, ma il mercato non offre ancora mezzi di piccola cilindrata a parte la nuova Renault Twizy».
Quanto a Trentino Trasporti, i 233 autobus del contingente urbano impiegati fra Trento, Rovereto, Pergine e Riva sono in prevalenza diesel. Quelli a metano 34. «La percentuale è bassa rispetto ad altre città ma per questioni orografiche», dice l’ingegner Giuliano Giacomelli, responsabile del parco automezzi. «Scontiamo il fatto che abbiamo due sedi, una in via Marconi e una in via Innsbruck, ma allo studio c’è la concentrazione dei veicoli in un unico deposito».
I veicoli ibridi (diesel ed elettrico) sono 6, tre appena consegnati e altrettanti in arrivo. «E' una tecnologia che sta prendendo piede: verranno impiegati per i mondiali della Val di Fiemme come navette di superficie, poi probabilmente per l'urbano. Dai primi test, condotti in maniera empirica, consumano 16% in meno, ma l'intento dell'azienda è di avviare un monitoraggio sul lungo periodo, in collaborazione con il dipartimento di Meccatronica dell’Università». Costano circa il 50% in più e sono di marca Man e Van Hool.
E il futuro? «Non sappiamo se sarà ibrido, a metano, elettrico puro o idrogeno. Probabilmente servirà un mix di soluzioni».
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