«Panizza segretario», ma il Patt si spacca

L’investitura di Baratter e Rossi alla cena di Natale in val di Non. Ottobre e Kaswalder attaccano: «Paura del ricambio»


di Chiara Bert


TRENTO. «Franco Panizza ufficialmente accetta la candidatura alla segreteria del partito richiesta dal capogruppo Lorenzo Baratter a nome del gruppo del consiglio provinciale... Grande serata!!!!», è la sintesi - con tanto di punti esclamativi - della tradizionale cena di Natale del Patt, sabato sera al ristorante Al Mulino di Sanzeno, offerta dal consigliere Lorenzo Ossanna, ieri sul suo profilo Facebook. Accompagnata da una foto del presidente Ugo Rossi che immortala la tavolata con il cellulare. Fioccano i “mi piace”, ma nel partito - a dispetto della domenica di Santa Lucia - l’annuncio scatena reazioni tutt’altro che natalizie.

Walter Kaswalder, consigliere provinciale e presidente del partito, non la prende bene: «Io non c’ero alla cena perché avevo un impegno. Sono tre settimane che il gruppo non si incontra, della ricandidatura di Panizza non abbiamo mai discusso e io non l’avrei certo votata. Quindi se il capogruppo ha parlato a nome del gruppo semplicemente non poteva farlo». Nel merito Kaswalder (che ha già annunciato che non si ricandiderà alla presidenza) ribadisce la necessità di un cambio alla guida del partito: «Persone in grado di fare il segretario ce ne sono, Panizza tra l’altro è sempre a Roma». E annuncia: «Presenterò anch’io una tesi congressuale (i termini per le tesi scadono il 30 dicembre, quelli per candidarsi alla segreteria il 7 gennaio, ndr) per un’alternativa realmente autonomista del Patt».

Cade dalle nuvole anche la consigliera Manuela Bottamedi, che da tempo ha manifestato un certo disagio dopo il suo approdo nel Patt dal M5S, e che ultimamente si sta muovendo in tandem con Kaswalder con qualche collaborazione anche con Giacomo Bezzi (Fi): «Ahimé è vero che da settimane non siamo convocati come gruppo, e questo nel momento più importante dell’anno, alla vigilia del dibattito sulla Finanziaria, quando ci sarebbe bisogno di un surplus di confronto». «In questo momento di fibrillazione - dice - non avrei aggiunto altra carne al fuoco con la candidatura di Panizza, c’è bisogno di un confronto vero più che di investiture. E in una fase di forti pulsioni al cambiamento, non so se Panizza possa essere ancora la figura di sintesi». Non ha dubbi ma certezze il deputato Mauro Ottobre (vedi box in alto, ndr): «Riproponendo Panizza si dimostra che il Patt ha paura del ricambio generazionale». Non la pensa così il consigliere provinciale Luca Giuliani, che pure a Sanzeno non c’era ma dice: «Panizza ha dato la sua disponibilità non chiudendo ad altre candidature. È giusto che faccia crescere al suo fianco nuove leve, ma in questa fase delicata con un Patt che sta crescendo, serve una persona di esperienza e un grande lavoratore, e Franco è insostituibile». Del resto Baratter e Rossi lo avevano detto già lo scorso luglio alla convention di Sanbapolis: «Il segretario c’è, non serve cambiare».

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