Pagano il veglione ma restano in strada

Quindici giovani di Arco e Riva avevano prenotato a San Valentino, sul Baldo: «Il bus navetta non è mai passato»



ALTO GARDA. Capodanno gelido e amarissimo quello passato da una quindicina di teenager che l’altro ieri avevano programmato di salutare il 2013 a San Valentino, in Polsa, alla festa «Don’t do it Festival», quattro giorni di festa e sport organizzati sulla montagna lagarina. i ragazzi, alcuni dei quali minorenni, aveva acquistato i biglietti per il veglione e avevano deciso di salire fino a San Valentino con uno dei bus navetta predisposti dall’organizzazione. Una scelta obbligata per alcuni, privi di patente, prudenziale per altri che avrebbero preferito non mettersi al volante dopo la festa e correre così inutili rischi. Il gruppetto di giovanissimi, quindi, ha preso il taxi e s’è fatto portare fino a Mori. Un’ulteriore spesa oltre al costo del biglietto. Quando il gruppo di amici è arrivato a Mori mancavano pochi minuti alle 23: giusto in tempo per prendere il bus navetta e salire alla festa. Ma le cose non sono andate secondo programma. I ragazzi hanno atteso a lungo, sono passate le 23, poi sono arrivate le 23.30, ma il pullman non s’è visto. Qualcuno ha recuperato il numero di uno dei PR, ma quest’ultimo avrebbe risposto loro di non sapere nulla del bus e che avrebbero dovuto arrangiarsi in qualche modo. Alla fine, insomma, demoralizzati e intirizziti, i giovanissimi sono riusciti a contattare qualche genitore che è salito a Mori in auto e, passata la una, li ha riportati in Busa. Alcuni hanno cercato di risollevare la serata dirottandosi alle feste organizzate in zona. Per tutti, però, delusione, rabbia e un Capodanno da dimenticare.

Dal canto suo, dj Pesce, uno degli organizzatori dell’evento, respinge le accuse al mittente e si difende. «Davvero non capisco cosa sia successo – spiega – perché i bus navetta sono passati regolarmente e hanno caricato anche parecchie persone. Comunque io non avevo ricevuto alcuna richiesta dal basso Sarca. Va detto che il servizio era gratuito per chi, nei giorni scorsi, aveva deciso di fermarsi in albergo mentre per chi saliva solo per la festa di Capodanno il costo del biglietto del bus era di 7 euro. «Il pullman è passato una prima volta alle 19.30 per quelli che avevano prenotato il cenone: a Rovereto e a Mori sono solite una sessantina di persone. Poi il bus è ripassato alle 23: a Mori sono saliti 8 ragazzi, a Rovereto ben 41. L’unica cosa che mi viene in mente è che abbiano aspettato il pullman nel posto sbagliato».

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