Padre Eusebio Chini, ponte tra vecchio e nuovo mondo
Grande festa a Segno. Domenica con l’arcivescovo Lauro Tisi piazza piena di autorità e ospiti e collegamenti con Messico, Arizona e Roma. Il messaggio di Kino ancora attuale dopo 310 anni
Segno. «la forza della libertà sta nell’aprirsi all’altro, contro le chiusure». è questo, secondo l’arcivescovo di trento lauro tisi il messaggio che a 310 annui dalla morte (1711) ci lascia ancora ben vivo il missionario padre eusebio francesco chini ormai avviato, dopo un iter durato decenni, alla gloria degli altari. domenica a segno, davanti all’imponente monumento equestre e con lo sfondo del museo impreziosito dalle tessere del mosaico di mariano fracalossi, c’è stata festa grande con ospiti in piazza e interventi da lontano via skype da messico, roma e arizona. a far contorno all’arcivescovo sull’altare alcuni protagonisti dell’iter di canonizzazione del missionario di segno, il gesuita postulatore pascual cebollada e il suo vice padre domenico calarco, missionario saveriano calabrese di nascita che ha inanellato negli anni una preziosa serie di pubblicazioni sulla vita di padre eusebio (kino, per gli americani) l’ultima delle quali, fresca di stampa con titolo “l’agricola dell’orto di cristo. ritratto di eusebio francesco chini” appena sfornato dalla tipografia eligraf di cles su input dell’associazione chiniana è stato dato in omaggio a tutti i presenti assieme ad un’aggiornata guida al museo.
Sull’altare, per parte trentina anche l’arcivescovo emerito monsignor bressan, nella circostanza pure prezioso come traduttore dei discorsi arrivati in video da oltreoceano, i parroci di segno e di mezzocorona, don carlo daz e don agostino valentini, e come cerimoniere il decano di fiemme don albino dell’eva. nutrito anche il parterre delle autorità civili con il vicesindaco dei predaia, lorenzo rizzardi, e in rappresentanza della provincia l’assessore giulia zanotelli, i consiglieri ossanna, demagri e tonini e fabrizio paternoster presidente dell’associazione italia austria. a fare gli onori di casa, come detto, l’associazione chiniana di segno con il presidente alberto chini che per l’occasione ha preparato una coreografia davvero speciale favorita dalla splendida giornata, certo calda ma baciata dall’ambra che è calata sulla pizza poco prima dell’orario della cerimonia.
Particolarmente significativi due momenti, la lettura della preghiera al venerabile padre chini, letta da pierina odorizzi, e l’esecuzione dell’inno a padre kino (musica di celestino eccher e testo di don antonio rossaro, l’ideatore della campana dei caduti) eseguito dal locale coro diretto da massimo chini. nei discorsi l’orgoglio su entrambe le sponde dell’oceano per la figura del missionario “noneso” (come ha sottolineato il vicesindaco rizzardi) e “portatore di valori della terra e gente trentina” (come ha detto l'assessore zanotelli). con una particolare sottolineatura dalla sponda americana, perché come hanno ribadito la governatrice di sonora claudia pavlovic arellano (tra l’altro nativa proprio di magadalena de kino, dove padre eusebio è sepolto in una maestoso mausoleo) e l'ambasciatore messicano presso la santa sede alberto medardo barranco chavarria, anche se non vi è nato padre eusebio chini è assolutamente una gloria del messico e del sud deGli usa. e proprio in messico, ad hermosillo (la diocesi che ha avviato la causa di canonizzazione alcuni decenni fa) ci sarà – anche se la data non c’è ancora – la solenne cerimonia di beatificazione del venerabile padre kino. lo ha lasciato intendere monsignor bressan traducendo, da par suo, i saluti da remoto dell’arcivescovo di hermosillo e del vescovo di tucson, in arizona.