Pacher conferma: il «Bruno» sarà demolito

Avverrà entro il 2014 come previsto nell’accordo stipulato fra Patrimonio del Trentino spa e la Piedicastello spa



TRENTO. «L'edificio attualmente occupato dal Centro sociale Bruno sarà necessariamente demolito nel 2014». Ad affermarlo è stato il presidente della Provincia autonoma di Trento, Alberto Pacher, in risposta a un'interrogazione del consigliere provinciale della Lega nord Alessandro Savoi. «La demolizione - ha argomentato Pacher - è prevista nell'accordo stipulato con contratto preliminare tra Patrimonio del Trentino spa e Piedicastello spa, società della Federazione trentina delle cooperative, finalizzato alla permuta dell'area ex Italcementi di proprietà della Federazione con gli immobili ex Dogana e Rettorato. Il contratto stabilisce infatti che la Patrimonio del Trentino spa consegnerà l'area ex Dogana libera da immobili e bonificata da inquinanti e ordigni bellici entro il mese di giugno 2014». Il presidente della Giunta ha anche dato nel dettaglio i costi sostenuti dalla Provincia, proprietaria dell'immobile dell'ex Dogana: 862 euro per la fornitura dell'acqua tra il settembre e l'ottobre 2007 e tra febbraio e aprile 2013, ai quali si aggiungono 769 euro derivanti dalla rimozione di legname e materiali vari dal cortile e altri 310 per la riparazione del perlinato sottogronda dell'edificio. Pacher ha inoltre precisato che « nel momento in cui dovesse essere sgomberato l'immobile di via Dogana, la Provincia provvederà a una lettura del contatore in modo da computare i consumi di acqua effettuati e chiederne che l'occupazione del Centro Sociale è stata segnalata agli organi deputati al rispetto e alla salvaguardia dell'ordine pubblico e le situazioni di presunta non legittimità sono state segnalate ai competenti organi di controllo.













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