Ossigeno per le ditte locali 700 milioni nell’edilizia

Predisposto un «cronoprogramma» per favorire l’accesso ai bandi di gara Gilmozzi: «Per opere sotto il milione di euro, inviti mirati alle imprese trentine»


di Luca Marognoli


TRENTO. Non solo i soldi, tanti soldi: le imprese edili trentine avranno la “corsia preferenziale” garantita dal regolamento sugli appalti approvato questa estate, ma anche - questa è l’ultima novità presentata ieri - un “timing” preciso che permetterà di scandire la successione dei bandi di gara consentendo a tutti di fruirne nel modo migliore.

La Provincia di Trento, dunque, da “matrigna inacidita” dalla crisi e fiaccata dal salasso richiesto dal governo, torna mamma dispensatrice di aiuto ai propri figli. Quelli che soffrono di più, è noto, sono gli imprenditori edili: ebbene, per loro sono stati messi a disposizione più di 700 milioni di euro. Una sorta di regalo d’addio - ha osservato qualcuno - da parte di un Dellai già con le valigie in mano e la testa a Roma.

L’assessore Mauro Gilmozzi, responsabile degli enti locali, ha riassunto ieri al termine della giunta del venerdì il “pacchetto” di benefici studiato per ridare ossigeno all’edilizia trentina. Sono 488 le opere pubbliche - per strade, fogne e scuole - già cofinanziate da Piazza Dante per un costo complessivo di realizzazione pari a 505 milioni. Per 405 di esse, per un totale di 372 milioni di euro, è stata già fissata la data dei lavori, che verranno cantierizzati nel periodo 2012-2014. Per altri 83 progetti (132 milioni l’importo) si sta invece completando la fase di definizione della data di appalto. A queste vanno aggiunte le opere che sono state proposte dalle Comunità e dai Comuni con riferimento al Fondi unico territoriale (Fut) e che nel corso del mese di settembre sono state ammesse a finanziamento da parte della Provincia. Il riferimento è ad ulteriori 183 interventi, per una spesa ammessa prevista di euro 208 milioni.

Numeri a parte, ieri in giunta è stato posto l’accento sul metodo di lavoro che ha permesso agli uffici dei diversi enti locali di compiere una «rigorosa programmazione», ha detto Gilmozzi, dei lavori pubblici. «Grazie a questo coordinamento - ha aggiunto - si possono calibrare gli appalti sulla capacità delle imprese di assorbirli. Il cronoprogramma è stato definito Comunità per Comunità da un tavolo di lavoro formato da Provincia, Comunità e Comuni». Buona parte di queste opere - ha sottolineato poi l’assessore - sono sotto il milione di euro: ciò significa che «i Comuni, in base al nuovo regolamento sugli appalti approvato in estate, avranno la possibilità di invitare 12 ditte, senza aprire le gare a tutti, che scenderanno a 7 per importi sotto i 500 mila euro. Gli inviti saranno quindi mirati con l’obiettivo di far lavorare il più possibile le imprese locali». Non sarà il massimo in termini di tutela della concorrenza, ma la legge lo consente. Anzi, questa misura decisamente protezionistica viene propagandata come un «fattore di crescita e sviluppo» del territorio locale, che ha subito come gli altri i morsi della crisi. Il cronoprogramma è stato consegnato ad ogni Comunità per garantire il necessario coordinamento.

Esaminando il dettaglio, emerge che da ottobre a dicembre di quest’anno sono 85 i progetti con data di aggiudicazione programmata (per 19 milioni di euro complessivi), dei quali ben 79 di importo sotto il milione (per 11 milioni). Da gennaio a marzo 2013 saranno 61 (55 sotto il milione), da aprile a giugno 55, da luglio a settembre 25 e da ottobre a dicembre 14.

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