Orso, in Trentino indennizzi per 128mila euro in un anno

Gli episodi denunciati sono stati 149. La Provincia ha definito il nuovo prezziario per i danni



TRENTO. Per i danni (149 episodi denunciati nel 2013) causati dell'orso, la Provincia di Trento nel 2013 ha sborsato come indennizzo 128.218,65 euro. Assai più modesti e meno numerosi i danni imputabili al lupo: 4 episodi per 6.930 euro di indennizzo complessivo. A questi vanno aggiunti i danni alle coltivazioni causati da ungulati (cervi e caprioli): 49 episodi per 160.200,81 euro di indennizzi, considerando che per questa tipologia di danni esiste una franchigia di 2.000 euro che, con poche eccezioni, di fatto limita l'indennizzo solo ai danni più gravi. Lo rende noto la Provincia di Trento che ha concordato gli indennizzi per danni causati ai patrimoni zootecnici dall'orso e da altri grandi carnivori quali lupo e lince con le categorie economiche maggiormente esposte: allevatori, agricoltori e apicoltori.

Qualche esempio: poco meno di 240 euro per una pecora adulta gravida con più di 9 mesi di età; da 58 a 262 euro a capo per i caprini; da 798 a 2.170 euro per i bovini non iscritti al libro genealogico, cifre che salgono da 952 ad un massimo di 2.604 euro se si tratta invece di vacche, manze e vitelli di alta genealogia. Il nuovo «prezziario», approvato con una determinazione del dirigente del Servizio foreste e fauna della Provincia autonoma di Trento, è un documento organico articolato in quattro parti (patrimoni zootecnici, apistici, agricoli, materiali diversi) e che, accanto alle tabelle degli indennizzi, riporta i criteri per la quantificazione dei danni definiti da un apposito tavolo di confronto.













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