Operaio muore volando dal tetto

Imeri Destan, macedone residente a Pergine, è rimasto vittima di un incidente sul lavoro ieri pomeriggio a Perugia



TRENTO. Stava lavorando alla bonifica dall’amianto di un tetto di un capannone, quando le lastre di eternit si sono rotte ed è volato dall’altezza di dieci metri. Per Imeri Destan, 43 anni, operaio macedone residente a Pergine, non c’è stato niente da fare. Si è spento venti minuti dopo l’arrivo all’ospedale. L’incidente ieri pomeriggio a Ponte Valleceppi, un sobborgo alle porte di Perugia.

L’uomo stava lavorando insieme a due colleghi alla rimozione delle lastre di eternit della copertura del capannone. Ieri probabilmente ha messo un piede in fallo, oppure ha calpestato una lastra danneggiata. Il collega a lui più vicino lo ha visto cadere, come ingoiato da un foro sul tetto. L’uomo ha avuto appena il tempo di lanciare un grido disperato. Non era assicurato a nulla e non aveva l’imbragatura di sicurezza. Quindi non ha avuto nessuno scampo. La caduta è stata rovinosa.

E’ precipitato per circa dieci metri, schiantandosi al suolo, dentro il capannone. I suoi colleghi hanno subito dato l’allarme.

Sul posto si sono portate due ambulanze. Destan è subito apparso molto grave con diversi traumi. Portato d'urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Silvestrini in codice 3, dopo appena venti minuti il macedone e' morto. Intanto sul luogo dell'incidente sono giunti i carabinieri di Ponte San Giovanni e gli ispettori dell’ Asl, che indagano per ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente: in particolare, si cerca di capire se l'operaio e la ditta per cui lavorava avevano adottato tutte le misure di sicurezza e se il 43enne si sia avventurato in un punto pericoloso dove non doveva andare.

Quella di Destan è l’ennesima morte sul lavoro per caduta dall’alto. In Trentino, è stata approvata una legge provinciale ancora nella scorsa legislatura che prevede misure di sicurezza particolari proprio per prevenire le cadute dall’alto. Purtroppo, però, spesso queste misure vengono ignorate.

Il cittadino macedone era residente a Pergine da molti anni e stava lavorando ormai da tempo a Perugia, dove era domiciliato. Lavorava per un’impresa specializzata proprio nel rifacimento delle coperture di capannoni industriali. Stava lavorando anche di sabato pomeriggio. A quanto pare, al posto dell’eternit dovevano essere montati dei pannelli fotovoltaici. Purtroppo, però, il poveretto ha messo un piede nel posto sbagliato e ha perso la vita lavorando.

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