Onore ai caduti al Paradiso nel nome della fratellanza
Alpini, Kaiserschützen e Kaiserjäger austriaci, Standschützen e Schützen trentini uniti senza distinzione di nazionalità nel ricordo della Guerra Bianca sul Passo
PASSO TONALE. «È decisamente significativo essere qui in tanti per ricordare con profonda commozione e particolare convinzione il sacrificio di tutti i Caduti, senza alcuna distinzione di schieramento o appartenenza nazionale». Queste le suggestive parole di padre Giorgio Valentini alla 35ª “Festa della fratellanza”, svoltasi ieri ai 2.600 metri del Passo Paradiso, sopra il Passo Tonale, a cavallo fra Trentino e Lombardia.
Dove un tempo correva il confine insanguinato tra Regno d’Italia e Impero austroungarico, si sono dunque ritrovati in amicizia e deciso spirito fraterno delegazioni di Kaiserschützen e Kaiserjäger del Tirolo, Standschützen e Schützen trentini, nonché diverse centinaia di alpini in congedo della Val di Sole e della bresciana Val Camonica. La tradizionale manifestazione è stata organizzata dal Museo della Guerra Bianca di Vermiglio, guidato da Achille e Pina Serra, che hanno raccolto l’importante eredità del compianto Emilio, leggendario sergente guastatore e storico recuperante solandro, ideatore nel 1977 dell’incontro di amicizia tra uomini un tempo acerrimi nemici ed ora fortemente uniti sotto la bandiera comune dell’Europa.
La Festa della Fratellanza, organizzata grazie alla collaborazione di Provincia, Comunità della Valle di Sole, Comune e gruppo alpini di Vermiglio, ha visto anche la presenza di numerosi autorità politiche e militari, nonché il fondamentale supporto del Corpo Bandistico di Ossana-Vermiglio e del Coro S. Maria Assunta di Tassullo. Se il sindaco alpino di Vermiglio Denis Bertolini ha sottolineato «la profonda importanza del tradizionale evento, celebrato in un posto denso di significato storico e che sembra ancora trasudare i lamenti e le lacrime dei poveri combattenti». Achille Serra, grande artefice della manifestazione, ha evidenziato «il senso e lo spirito ancora attuale dell’evento». Il maggiore Hans Peter Gartner, presidente dei Kaiserschützen di Innsbruck, ha ricordato alcuni fatti bellici successi nella Grande Guerra nell’anfiteatro del Presena: «Uno splendido scenario ma protagonista di drammatici eventi che devono essere monito per tutti». Sulla stessa lunghezza d’onda il vicepresidente della Comunità della Valle di Sole Italo Zambotti, il vicecomandante della Federazione Schützen del Trentino Vincenzo Corona, nonché l’assessore provinciale alla cultura, rapporti comunitari e cooperazione Franco Panizza, che ha rimarcato «la profonda contemporaneità di valori come la pace e l’amicizia fraterna fra i popoli: un messaggio decisamente forte che proviene da una terra dove la Grande Guerra fu veramente combattuta sulla porta di casa». Dopo i solenni onori ai Caduti, con l’apprezzata salva d’onore effettuata dalla compagnia Schützen mista Val di Sole-Val Rendena, guidata dal capitano Mario Zanettin, l’affollata cerimonia si è degnamente conclusa quindi con il festoso pranzo comunitario presso il nuovo ristorante Paradiso.
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