Olivi: una task force anti crisi

«No a politiche settoriali, ma un’azione congiunta tra vari organismi per una politica di sviluppo»


di Giancarlo Rudari


ROVERETO. A fronte di una situazione grave e pesante dal punto di vista economico ed occupazionale soprattutto a Rovereto e in Vallagarina l’assessore provinciale Alessandro Olivi risponde con una proposta in discussione in giunta provinciale: la creazione di una task force anti crisi. Vale a dire una struttura stabile della quale faranno parte Trentino Sviluppo, Agenzia del lavoro, Agenzia provinciale per gli incentivi e dipartimenti economici. «Perché la severità del momento - spiega Olivi - ci impone di passare da politiche settorali a politiche di sviluppo e di crescita attraverso un lavoro di coordinamento tra i vari organismi. E questo per dare risposte più efficaci e più incisive».

Siamo, dice l’assessore dopo aver ringraziato il decano don Sergio Nicolli per il suo richiamo all’impegno di tutti a sostenere chi è rimasto senza lavoro, «in una fase quasi recessiva e il tema dell’occupazione deve essere al primo posto per la politica». Il peggioramento del quadro occupazionale soprattutto per Rovereto e la Vallagarina (che a differenza di altre zone del Trentino conta una minor diversificazione del tessuto economico con un alto numero di imprese nel settore produttivo e del terziario) «giustifica un’azione di tipo straordinario». Partendo da un dato di fatto: il settore manifatturiero innovativo e quello che ha puntato maggiormente sull’export hanno ottenuto performance migliori «se vogliamo a conferma della validità del progetto Meccatronica».

Se la città e la Vallagarina «sono un punto di riferimento per politiche innovative per salvare quel patrimonio rappresentato dalle imprese... non ci si deve abbandonare ai piagnistei ma promuovere un forte sostegno alle politiche per lo sviluppo». Politiche che non dovranno essere settoriali ma coordinate da un’unica struttura stabile, quella task force all’esame della giunta provinciale. «Vogliamo far dialogare politiche produttive e della crescita con politiche del lavoro con sussidi e sostegno al reddito. C’è bisogno - continua l’assessore provinciale all’industria, commercio e artigianato - di un’accelerazione molto forte e farsi carico della parte più debole della catena».

E allora l’applicazione concreta di misure a sostegno dell’occupazione passa attraverso i contratti di solidarietà, «ma prima di arrivare a questo chiedono agli imprenditori di fare di tutto prima di espellere i lavoratori». Anche Azione 10 («la Provincia ha investito tutte le risorse previste dall’Agenzia del lavoro») ha svolto un ruolo importante tanto da diventare «un progetto da implementare». Ma, ricorda Olivi, prima di sostenere chi il lavoro l’ha perso, «dobbiamo attuare politiche attive attraverso misure strutturali» senza dimenticare il tema della formazione (determinante) dei lavoratori. E tra gli aspetti preoccupanti della crisi, c’è anche un elemento positivo: classe imprenditoriale e sindacato, ricorda Olivi, hanno «un altissimo senso di responsabilità».

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